Siamo a Cittiglio, Valcuvia, in provincia di Varese. Buona possibilità di parcheggio gratuito nei pressi dell’inizio del sentiero.
Come arrivare al parco delle cascate: percorrendo la provinciale che collega Laveno Mombello e Cittiglio (provenendo da Laveno Mombello) bisogna svoltare a sinistra subito dopo il ristorante Cristallo, percorrere fino alla fine via Roma ed infine girare a sinistra, fino ad incontrare un parcheggio dove si può lasciare l’auto. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio bisogna passare il ponte sul torrente (a destra si può visitare l’antico lavatoio, recentemente restaurato) fino ad incontrare i cartelli con le indicazioni per le cascate (si deve percorrere via Pianella). Per alcune centinaia di metri si segue la strada asfaltata fino al vero e proprio ingresso del parco (con sbarra e cartello didattico). In pochi minuti si arriva all’area attrezzata su strada sterrata. Dopo Laveno e poco distante dal lago Maggiore, si estende una valle incontaminata con un bosco fitto che protegge le famose Cascate di Cittiglio, un’oasi dalla bellezza selvaggia da assaporare di passo in passo. La difficoltà nel raggiungere le tre cascate dipende dalla folta vegetazione con pini e castagni che nascondono queste acque, oggi tra le più limpide del territorio.
Le cascate nascono dal torrente San Giulio e sono unite tra loro mediante dei percorsi molto suggestivi da fare con estrema cautela e con l’abbigliamento adatto. Se la prima cascata, infatti, si può raggiungere mediante un agile sentiero, ideale da percorrere anche per i più piccoli, per le altre due cascate il sentiero lascia spazio ai boschi con un percorso più ripido fra gli alberi. Un’area pic nic, allestita nei pressi della prima cascata, è perfetta per permettere un po’ di riposo e di ristoro dopo l’escursione ed è il punto di partenza per coloro che, appassionati di natura ed abili escursionisti, vogliono addentrarsi nel fitto bosco. Su queste terre e su queste tre cascate esiste anche una leggenda, un racconto che da tempo immemore si tramanda di padre in figlio. Questo territorio, infatti, era ambito dalle legioni romane che volevano impossessarsene per poter attaccare il nemico sul fronte straniero. Le popolazioni del luogo, però, per difenderlo, cercarono di deviare il corso del torrente così da rendere il territorio troppo pericoloso. Un condottiero, Guidon, chiese aiuto al resto del villaggio per creare una diga in legno che fu realizzata in pochissimo tempo. All’arrivo dei romani, poi, la diga doveva essere aperta ma un giovane di nome Cardan, accompagnato dal suo cane, cadde e si ruppe una gamba. Il fedele amico a 4 zampe, intuendo il grande pericolo, abbaiò così da permettere alla popolazione di aprire la diga e salvare il territorio.
Tra leggenda e realtà, le tre cascate di Cittiglio sono un perfetto connubio tra lavoro dell’uomo e bellezza naturale e rappresentano un’attrattiva unica nel territorio dei laghi, tanto da essere considerati uno degli spettacoli naturali più belli da vedere nella regione.
Le cascate di Cittiglio sono tre: il sentiero per raggiungere la prima è stato recentemente messo in sicurezza ed è percorribile da tutti, quello per le altre due è consigliato ad escursionisti con esperienza. Il tratto per la seconda non è segnalato ma abbastanza evidente; Il sentiero per la terza oltre ad essere non segnalato e meno evidente è più difficoltoso a causa di numerose piante cadute.
Aggiornamento cascate di Cittiglio
inverno/primavera 2020:
Sono stati avviati i lavori per la sistemazione e messa in sicurezza dei percorsi per raggiungere le prime due cascate. Si prevede la riapertura nel periodo estivo in attesa dei finanziamenti per il recupero del terzo tratto, il più mal messo che porta all’ultima cascata. Per questo motivo il percorso è chiuso al pubblico.