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LAMBORGHINI GALLARDO: TORO PUROSANGUE

La Lamborghini Gallardo, è stata una delle creature di Sant’Agata bolognese prodotta nel maggior numero di esemplari, poco più di 14000, divise in varie versioni fra il 2003 e il 2013. La prima serie, equipaggiata con un possente V10 che sprigionava la potenza di 500 CV, abbinati alla trazione integrale facevano di questa coupe, una fuoriserie con poche auto a listino in gradi di starle dietro.


Inizialmente venne offerta anche con cambio manuale, possibilità che sarà poi accantonata per lasciare spazio al cambio robotizzato E-gear. La forma squadrata, non ne limitava l’eleganza, dandone un’immagine estremamente sportiva e compatta, a guardarla da ferma è un concentrato di muscoli. Anche in questo caso il nome deriva da una razza di tori, presente in spagna. Oggi sono molto più ricercate e rare la prime serie con cambio manuale, in quanto offrono una guida più entusiasmante e diretta.


Il 2003 è ricordato per essere stato l’anno con una delle estati più calde di sempre… passai quei mesi estivi, in totale libertà così come si addice ad un quindicenne, fregandomene del caldo che quasi non sentivo, fantasticando ogni volta che una supercar mi passava a fianco.
Sapevo però anche allora che il mio futuro sarebbe stato nel mondo delle auto.
Mi chiedevo con cosa avrebbe risposto Ferrari, dato che ormai era chiaro che la Ferrari 360, non era all’altezza della nuova arrivata Lamborghini, vuoi per un gap di potenza di poco più di 100 CV e poi la trazione integrale, rendeva la Lambo nettamente più guidabile.


Infatti passò poco tempo e a Maranello sfornarono la 360Challenge Stradale, il resto è storia, più leggera e più potente rispetto alla 360 di serie e poi quel sound che ogni volta che lo senti, ti chiedi come cavolo abbiano fatto…
La Gallardo con i suoi circa quindici quintali di peso, non era propriamente un peso piuma ma grazie alla trazione integrale e alla cavalleria notevole, sapeva difendersi al meglio su ogni tipo di tracciato. Il bilanciamento pesi era al 43% davanti e al 57% dietro.


Il design è opera di Luc Donnerwolke, lo stesso che creò la Murcielago nel 2001.
Superava di slancio i 300 km/h, e scattava da 0 a 100 in poco più di 4 secondi, la trazione integrale la rendeva efficacissima anche nelle partenze da fermo.


Ne produssero molte serie limitate, fra cui la Valentino Balboni, che omaggiava lo storico collaudatore delle Lambo. Fu oggetto di un restilyng che la rese ancora più bella e attuale, con una stravolgimento sopratutto del posteriore grazie ai nuovi fari, più filanti e adatti a mio avviso alla linea della macchina.


Secondo me va comprata gialla, perchè è il colore che meglio si addice ad una Gallardo.
I prezzi? Dipende molto da che versione cercate e sopratutto attenti alle manutenzioni, sempre meglio scegliere quelle con tagliandi presso la rete ufficiale. È un auto da sogno, che vi emozionerà ogni volta che vi avvicinerete per scoprirla e farci un giro, anche dopo tanti anni che la possedete…
Antonio Gelmini
Per curiosità o valutazione su vetture di interesse storico inviare una mail a: meccanicagelmini@gmail.com

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