Dopo un breve viaggio nelle Langhe oggi vi voglio parlare di un vino che, forse a causa del nome, non gode della fama che invece si meriterebbe, ma che contende alla Barbera il titolo di vino più bevuto dai langaroli: il Dolcetto.
Il vitigno Dolcetto deve probabilmente il nome al fatto che le sue uve a maturazione sono estremamente dolci; da queste si ottiene un vino dal colore rosso rubino intenso, dal gusto secco ma morbido, con bassa acidità, poco tannino, di pronta e facile beva e con uno spettro di profumi ampio tra il dolce e l’amarognolo, caratterizzato da note di ciliegia, frutti di bosco, viola e mandorla amara.
In Piemonte sono presenti 3 Docg e 4 Doc basate su questo vitigno. In Liguria prende il nome di Ormeasco. Il Dolcetto è estremamente versatile e si presta molto bene ad abbinamenti con molti piatti della tradizione culinaria piemontese; alla Rocca Contesa Vi propongo il Dolcetto del Monferrato Castello del Poggio da gustare con una battuta di Fassona piemontese e tartufo nero, oppure con coniglio disossato e porchettato ripieno di speck e porcini su fonduta delicata di formaggella di monte a latte crudo della Valsabbia.
Sommelier
Luigi Caprioli