Ciao papà, mi fa un certo effetto sapere che ti accingi a compiere i tuoi primi 70 anni di età. Mi sembra ieri quando giovane, con i tuoi capelli neri corvini, e i tuoi occhi dolci, mi prendevi in braccio e mi facevi roteare in aria. Mi facevi saltare, ma io non avevo paura perché sapevo che poi mi avresti ripreso tra le tue braccia. E poi le nostre piccole gite fuori porta al parco, con le corse in bicicletta che finivano poi, inevitabilmente, con qualche mia caduta, perché, diciamocelo, sono sempre stata una frana sulle due ruote! Ci siamo divertiti tanto io e te: rammento le nostre sfide a ping pong e qualche partita a carte, sebbene tu non le amassi molto. E che dire delle sfide in spiaggia insieme ai nostri amici a bocce e a biglie? Una volta cresciuta ho condiviso con te l’amore per lo sport, e in particolare per il calcio: che bello andare insieme allo stadio a vedere la nostra amata Juventus! E che emozione poi conoscere di persona i nostri idoli! Serbo ancora nel cuore il mio incontro, durato pochi minuti, con Zinedine Zidane, il calciatore che più stimavo da ragazzina.
Quella volta sei stato tu a farmi quel regalo, ma poi, grazie al mio lavoro, sono stata io a farti conoscere molti tuoi miti. Mi hai sempre accompagnata a concerti ed eventi, anche quando ormai ero adulta, per starmi accanto e sostenermi. I nostri viaggi in treno e le nostre condivisioni. La nostra vacanza a Roma, bellissima, l’ultima che abbiamo fatto insieme, da veri turisti.
E anche oggi, sebbene non abitiamo più sotto lo stesso tetto e a distanza di svariati chilometri, io non dimentico tutti i momenti trascorsi con te.
È vero, ho ricordato in questa situazione solo quelli felici, ma è doveroso sottolineare che tu ci sei sempre stato, soprattutto in quelli più dolorosi per me. Non ti sei mai tirato indietro e, nonostante fossi stanco morto e tornato a casa tardi dal lavoro, non hai mai smesso di fare il genitore.
Mi hai insegnato che la determinazione e la preparazione, se coadiuvate dall’onestà e da un gran cuore, possono portarti davvero lontano.
Mi hai insegnato a lottare per quello in cui credo e a non arrendermi innanzi a tutti i numerosi ostacoli che ho trovato nel corso della mia esistenza. Mi hai trasmesso la passione e il rispetto per il lavoro, qualunque esso sia, e l’amore incondizionato verso la vita e la famiglia. Papà, tu mi hai insegnato a credere, a vivere e ad amare. Sei stato e sarai per sempre il mio punto di riferimento. Il mio piccolo grande uomo. Il mio eroe.
Tanti auguri, amore mio!
Laura