Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

MEZZANE DI CALVISANO (BS) RIPARTE SORRIDENDO CON LA COMMEDIA DIALETTALE

La Compagnia “Divertiteatro” da venti anni presente grazie ad Agostino Zorzetti

Agostino Zorzetti

Luglio 2021, dopo un anno e mezzo, Mezzane prova a ripartire, per ritornare alla quotidianità che aveva visto la vivace Frazione Calvisanese, al lavoro con tante iniziative, sempre in movimento da tanti anni. Poi il covid-19 ha portato il suo operato doloroso e pesanti chiusure.
Ora si spera nella normalità, il bar dell’Oratorio è funzionante nei pomeriggi e la domenica, i suoi spazi compreso il Parco sono aperti.
Un fantastico Grest, per quindici giorni ha coinvolto ragazzi e ragazze della scuola primaria e secondaria, grazie all’impegno di educatori ed assistenti, sotto la regia parrocchiale, guidata da don Tarcisio e Padre Arturo.

La S. Messa domenicale richiede la presenza e cessa di essere trasmessa in You-tube. Il tutto nel rispetto con la mascherina e il distanziamento, nella speranza che con sempre più vaccinati, il vivere ridiventi totalità.
Una realtà vissuta nel modo migliore grazie alla Compagnia dell’Oratorio “Divertiteatro” che domenica 25 luglio, ha presentato la commedia dialettale: “Sono stato al Pronto soccorso”.
Una brillante commedia dialettale, in due atti di Camillo Vittici, un bresciano-bergamasco, nato a Vestone e residente a Bagnatica. Medico di famiglia, trae la sua passione dal teatro amatoriale paesano di cui è stato attore e regista. Commedie di estrema comicità, ispirate a situazioni reali del suo lavoro, a volte provocatorie, che rispecchiano la situazione dei giorni d’oggi e le loro implicazioni sociali. Oltre ogni previsione la partecipazione, riempiendo tutti gli spazi della piastra polivalente del Parco dell’Oratorio. Un esilarante spettacolo, che ha subito coinvolto i presenti, con varie e tante risate e scroscianti applausi, per la brillantezza e capacità recitative degli attori. “Sono stato al Pronto Soccorso” un tema di attualità, non sempre facile da affrontare nella quotidianità nelle famiglie, ed in particolare degli anziani. Presentato ovviamente in dialetto ed in chiave ultra umoristica. La recita degli attori, per quasi 90 minuti, ha coinvolto e fatto sorridere la vasta platea.
A loro il merito dell’impegno, la dedizione ed il tempo che hanno dedicato per rendere una serata allegra e spensierata. Partendo proprio dal “sorriso”, una delle tematiche utilizzate anche dai psicologici, quale cura per il superamento dei disturbi maggiormente riscontrati con la pandemia, purtroppo ancora in atto, fra i quali il prolungato isolamento sociale. Una situazione difficile e dolorosa anche a Mezzane, con malattie e lutti, che prima del covid, era stata colpita anche dalla Legionella. Un vivere nella Frazione come sentirsi in una famiglia, e quando suona la campana, essa suona per tutti noi.
Con una presentazione in stile olimpico, sono risaliti sul palco, così come erano scesi tre anni fa, per interpretare la Commedia dialettale: “Sono stato al pronto Soccorso”

I bravi attori Michele Santacatterina il dott. Turganti, Chiara Goffi Deborah l’infermiera, Stefania Zanella l’infermiera, Rebecca, Anna Vaccari la paziente Erminia, Giampietro Santacatterina il paziente, Pasquale e Fraz quello tedesco, Barbara Zabaleni la paziente Benedetta, Silvana Verzini l’altra paziente Lisa e Luciano Zeni l’anziano paziente Gerardo. La scenografia era quella di Paola Tosoni, ai microfoni Carlo Gambato e familiari, mentre Simona Faldini era la suggeritrice e regista. Ecco qui di seguito coloro che hanno contribuito a rendere meravigliosa la serata.

Insieme ad essi il grazie alla Parrocchia per gli spazi concessi, a tanti altri che hanno aiutato, alla biglietteria, per le precauzioni covid, all’Associazione “Insieme per Mezzane” per il palcoscenico, a Luca Treccani che ha accompagnato gli interpreti ogni sera, a Maria e coloro che hanno consentito il risotto di fine serata, come ai bei tempi. Nella certezza e speranza che la serenità e spensieratezza respirata e vissuta, possa ritornare ad essere la quotidianità.
Un encomio ufficiale è andato ad Agostino Zorzetti, che per oltre vent’anni, con le sue capacità artistiche, di prosa, di regista, e con una sua idea ha costituito e coordinato la Compagnia dell’Oratorio denominata “Divertiteatro” e con altri, compresa la figlia Elisa, l’hanno resa operativa per tanti anni.
Già anni prima Agostino Zorzetti, eclettico nelle sue espressioni artistiche, fin da giovane età si è espresso nella pittura e poesia, pane quotidiano nel lavoro e nello studio, che lo ha visto insegnante d’arte, dopo essere stato anche educatore a sostegno della disabilità. Varie le personali e Mostre di pittura a cui ha partecipato. Dal lontano 1965 all’interno dell’Oratorio mezzanese, con un Gruppo di giovani Amici, in più occasioni ha coordinato come regista, rappresentazioni dialettali, adattando le sceneggiature. Mentre altre Mostre locali ed annuali, lo hanno visto fra gli organizzatori, con temi nazionali o locali, ma anche di semplici lavori di: ricami, quadri di artisti locali, scatole di tutti i tipi, bomboniere, cappellini, giocattoli vecchi, oggetti di mestieri antichi, hanno trovato in lui, trovando in lui il più attivo mentore. Condividendo con i visitatori, il suo desiderio di far apprezzare l’arte della vita, mettendo in risalto cose semplici, che ammirate e visionate, trovano un valore ideale e sociale incalcolabile.
MARINI MARINO

Condividi