La vettura di cui parlo oggi è un simbolo degli anni 90, vide la luce nel 1994, l’anno in cui Baggio sbagliò quel maledetto rigore, in un’Italia quella del post Tangentopoli che vedeva un nuovo mondo politico, pieno di volti mai visti prima di affacciarsi sui banchi di Montecitorio.
La bellissima coupè Fiat sarà anche l’ultima due porte prodotta dalla casa del lingotto per un lunghissimo periodo e prima di lei ci fu la 128. Davanti e dietro questa bellissima coupè due lassi di tempo tanto lunghi, da sembrare infiniti. Disegnata da Chris Bangle e dal centro stile Pininfarina, il design sia dentro che fuori fanno sì che questa coupè sia considerata già da tempo un classico moderno. Le doppie luci al posteriore, i due tagli filanti sulle fiancate e il tappo della benzina a vista contribuiscono a renderla unica e distinguibile in mezzo a tutte le altre coupè coeve.
Inconfondibili anche gli interni, parzialmente in tinta con la carrozzeria e dotati di sedili avvolgenti, perché questa coupè pur non essendo una super sportiva è comunque un’auto veloce e in grado di regalare soddisfazioni.
Quattro strumenti circolari ben disposti e di chiara lettura sono distribuiti in perfetta armonia davanti a chi guida. Comoda anche per quattro persone, pur essendo una sportiva.
Trazione anteriore e cambio manuale a cinque o sei marce. Ben nove le motorizzazioni disponibili nel corso dei sei anni in cui rimase in produzione. Le versioni sovralimentate montavano un differenziale autobloccante di serie.
Era nota per le sue prestazioni di gran rilievo per i tempi, nella versione più potente la turbo a cinque cilindri da 220 cv superava i 250 km/h e scattava da 0 a 100 km/h in 6.1 secondi. Dotata già nel 1999 sulla versione Turbo my’99 fra i tanti optional, dell’avviamento a pulsante, oggi molto usato sulle sportive e super sportive. La versione speciale lanciata nel 1998 con motore a cinque cilindri turbo montava di serie una barra duomi anti torsione rossa della sparco. Un’auto a mio avviso bellissima, veloce e usabile tutti i giorni, caratteristiche non da poco considerando che si parla di una vettura oramai di interesse storico seppur ancora abbastanza giovane. Se ci si “accontenta“ delle versione con motore da 1.8 litri può bastare una cifra abbastanza abbordabile da tanti per portarsi a casa una macchina con un design unico e prestazioni di tutto rispetto anche con le motorizzazioni entry level. Se si desidera una Turbo plus o una delle versioni speciali e numerate, ovviamente servono ben altre cifre. In ogni caso quest’auto porta con sè tanti pregi e tutto quell’alone di magia e simpatia che ha caratterizzato il decennio degli anni ’90. Vi ricordate Beverly hills, con Luke Perry e la sua Speedster replica?
Il giovanissimo Will Smith con la testa fuori dal suo taxi giallo? Il sax di Bill Clinton, il preserale con Renegade o Walker Texas Ranger…
Si, questa auto è stata prodotta in quegli anni, di cui io ricordo tutto anche se ero solo un bambino. Ah dimenticavo, puntate su una Fiat Coupè indifferentemente dalla motorizzazione, prima che tutte le auto siano ricaricabili come un cellulare, un pezzo di ferro con un po’ di cavalli sotto il cofano vi farà stare bene.
Antonio Gelmini
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