“E così te ne sei andato via….con la tua profonda discrezione e dignità ..sei stato il cane di Molfetta il cittadino modello da cui tanti avrebbero dovuto forse prendere esempio, ci hai insegnato il valore della libertà, il rispetto x la vita, il coraggio di affrontare le tempeste e la cattiveria.
il silenzio che urla al cuore ci hai insegnato a VIVERE dolce RUFUS. Ci sarà un vuoto immenso lì in stazione dove ultimo tra gli ultimi avevi deciso di vivere. Certamente ti cercheremo ancora li, ora potrai correre libero dalla fatica dell’età in un prato verde….e forse sentirai ancora il rumore dei treni Ciao creatura stupenda ci mancherai x sempre…
I volontari della lega nazionale
per la difesa del cane
Con queste parole semplici e profonde è stato ricordato Rufus, il cane randagio denominato “cittadino modello di Molfetta. Quando comparve in città era un cucciolone e da subito è diventato amico di tutti, un vero e proprio componente della comunità grazie al suo carattere tranquillo e docile. Aveva uno spirito libero, non è mai stato possibile cercargli un’adozione, quindi viveva in stazione in piena autonomia e indipendenza. Era impossibile portarlo da un’altra parte tanto è vero che le visite e i controlli dei veterinari venivano eseguiti sul posto. Tutti hanno rispettato la sua libertà. Lo conoscevano tutti; gironzolava tra i negozianti e giocava con i bambini ma il fatto più curioso è che partecipava, sempre in prima fila, a tutte le manifestazioni pubbliche. Ultimamente respirava male, era affaticato a causa anche dei suoi 14 anni di vita. Anche il Sindaco di Molfetta l’ha voluto ricordare con delle splendide parole: “È stato il fedele compagno della nostra città. Custode dei sentimenti veri, dell’amore sincero e incondizionato, come solo i cani sanno fare. Tutti sanno che i cani sono esseri autentici, speciali. Ma Rufus era il più speciali di tutti. Amato da tutti noi, da tutti i molfettesi”. E non solo, il Sindaco ha deciso di conservare le ceneri per metterle vicino ad un monumento che verrà realizzato presso la stazione, luogo in cui l’amico a quattro zampe aveva scelto di vivere.