Sta facendo sognare sia i grandi che i piccini con le sue favole, la dolce Nonna Elfa. Ma chi si nasconde dietro questo simpatico nomignolo?
Chi è Nonna Elfa?
Mi chiamo Mariella Fabbri e sono una casalinga, ma non disperata! (ride). Tra i miei hobby c’è la scrittura, anche se ammetto che mi piace molto pure cucinare pietanze semplici ma gustose per le persone che amo e occuparmi della casa. La mia famiglia è composta da mio marito Ermanno, che ormai è pensionato, e mia figlia Laura che adesso non vive più con me perché si è creata anche lei il suo nucleo familiare.
Come e quando è nato il tuo amore per la scrittura?
Il mio amore per la scrittura è una cosa innata. Fa parte di me da sempre. Mi ricordo a tal proposito che la mia professoressa di Lettere ai tempi delle scuole superiori aveva rivelato a mia madre che possedevo un grande dono. Ma, purtroppo, ora me ne rendo conto con il senno di poi, e lo dico anche con una certa dose di rammarico, non l’ho coltivato come avrei voluto e dovuto.
Un dono che ora ha trovato la sua degna manifestazione nel libricino per bambini “Le Favole di Nonna Elfa” (Edigiò). Perché hai scelto di scrivere favole?
Le favole sono state scritte quasi 40 anni fa per mia figlia Laura che oggi ha 39 anni, compiuti lo scorso 31 marzo. Inizialmente gliele raccontavo verbalmente la sera prima di andare a nanna ma poi ho deciso di metterle su carta per ricordarmele meglio. E meno male che l’ho fatto! Un anno fa circa Laura ha ritrovato i quadernetti dove io le avevo annotate e ha pensato di riscriverle al PC, rielaborarle e provare a farle illustrare da mio genero Damiano (Conchieri, ndr) che è un bravissimo illustratore e un abile fumettista. Il risultato scaturito è molto piaciuto a Viviana Sgorbini della Tomolo Edigiò Edizioni e… Eccoci arrivati alla pubblicazione!
Mi sembra di intuire che in realtà tu hai scritto un numero piuttosto nutrito di favole ma nel tuo libro ne possiamo leggere soltanto quattro… È così?
Sì, è vero. Diciamo che le favole proposte nell’albo illustrato, davvero coloratissimo, de Le Favole di Nonna Elfa sono state una sorta di esperimento perché sono quelle di una volta, come le raccontavano le nostre nonne. Non per nulla io sono Nonna Elfa!
Insomma, ci sarà un seguito?
Credo proprio di sì e, anzi, oso anche dire che ne sto anche scrivendo di nuove, sebbene, come ho già rivelato poco, fa ne abbia già molte belle che pronte. Ok, mia figlia Laura è ormai adulta, ma i bambini, anche quelli odierni, sono sempre bambini e pertanto vanno trattati come tali e non come piccoli adulti. Hanno sempre bisogno di sognare. E anche gli adulti non dovrebbero mai e poi mai smettere di farlo.
Redazione