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SERIE TV: LA REGINA DEGLI SCACCHI

La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit) è una miniserie televisiva drammatica statunitense creata da Scott Frank e Allan Scott, distribuita in streaming il 23 ottobre 2020 su Netflix. La serie è basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis.
Il titolo originale della miniserie, come quello del romanzo, si riferisce al gambetto di donna, un’apertura scacchistica. La serie esplora la vita di una bambina prodigio degli scacchi, orfana, di nome Beth Harmon, seguendo le sue vicissitudini dall’età di otto ai ventidue anni, mentre lotta contro la dipendenza da alcol e psicofarmaci nel tentativo di diventare grande maestro di scacchi.

Trama
La serie inizia ambientata negli anni ‘50, in un orfanotrofio femminile, dove Beth, bambina di otto anni, incontra Jolene, una ragazza vivace e amichevole di qualche anno più grande; Helen Deardorff è la donna che gestisce l’orfanotrofio e il signor Shaibel, custode dell’orfanotrofio, impartisce a Beth le sue prime lezioni di scacchi. Come era comune negli anni ‘50, l’orfanotrofio distribuisce quotidianamente pillole tranquillanti alle ragazze, il che si trasforma in una dipendenza per Beth.
Pochi anni dopo, Beth viene adottata da Alma Wheatley e suo marito, che vengono da Lexington, Kentucky.
Nella sua nuova casa, Beth decide di iniziare a partecipare a tornei di scacchi. Vince molte partite venendo notata da altri e sviluppa amicizie con diverse persone, tra cui Harry Beltik, Benny Watts e Townes. Lungo la strada, mentre continua a vincere partite e diventa più famosa, diventa anche più dipendente da farmaci e alcol, e inizia a perdere il controllo della sua vita.
Tuttavia alla fine sconfigge il campione del mondo di scacchi russo, Vasily Borgov, a Mosca, in una partita spettacolare, in cui lei effettivamente gioca un gambetto di donna. Il suo trionfo ha vari livelli simbolici: un giocatore di scacchi statunitense sconfigge un grande maestro russo; una donna molto giovane sconfigge un uomo più anziano; una donna si impone in un ambiente dominato dagli uomini.

Puntate
I titoli delle puntate fanno riferimento a termini scacchistici, nell’ordine ad apertura, cambio, pedone doppiato, mediogioco, forchetta, aggiornamento, finale.
Audience
Il 28 ottobre 2020, La regina degli scacchi diventa la serie più vista del giorno su Netflix.
A 28 giorni dalla messa in onda è stata vista da circa 62 milioni di persone, classificandosi come la serie esclusiva Netflix con sceneggiatura non originale più vista di sempre.
Critica
Sul sito web aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, la serie ha ottenuto un punteggio medio di 8,06/10 e una percentuale di approvazione del 99%, basata su 76 recensioni.
Il commento del sito recita: «Le sue mosse non sono sempre perfette, ma tra la performance magnetica di Anya Taylor-Joy, la cura ottima nella realizzazione dei dettagli d’epoca e una sceneggiatura emotiva e intelligente, rendono La regina degli scacchi una vittoria assoluta».
Mentre sul sito Metacritic, che usa una media ponderata, ha assegnato alla serie un punteggio medio di 79 su 100, basandosi su 28 critici, indicandone che le «recensioni sono generalmente favorevoli».
Golden Globe
• 2021 – Miglior miniserie
• 2021 – Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione (Anya Taylor-Joy)

Quelle come te non hanno vita facile.
Sei due facce della stessa medaglia; da una parte il talento, dall’altra il prezzo da pagare.
Non si può dire quale sarà il tuo di prezzo,
avrai il tuo momento di gloria,
ma questo non durerà, tu hai così tanta rabbia dentro, devi fare attenzione.
(Mr Scheibel, il vecchio custode dell’orfanotrofio)
La rabbia è una potente spezia,
un pizzico ti risveglia, troppa ti ottunde i sensi.
(Harry Beltik)
Le persone si accontentano di tutto
per poter dire di aver qualcosa.
(Alice Harmon, madre di Beth Harmon)
Spesso le persone sembrano dirci qualcosa
per il nostro bene ma è per il nostro male.
(Alice Harmon, madre di Beth Harmon)

Non devi avere paura del buio, anzi, oserei dire che non devi avere paura di nulla, una persona forte è una persona che non teme di stare da sola. Sono altre le persone di cui preoccuparti, quelle persone che ti dicono cosa fare e cosa provare, in un batter d’occhio hai sprecato la tua vita cercando qualcosa che altre persone ti hanno detto di cercare.
Un giorno rimarrai tutta sola, quindi devi imparare
a prenderti cura di te stessa.

(Alice Harmon, madre di Beth Harmon)

Ilaria Boffetti

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