In questo 2020 più che mai, per chi è superstizioso, ma forse un po’ per tutti, vale il detto” Anno bisesto, anno funesto”, funesto davvero in modo pesante e, per molti aspetti, tragico. Pertanto anche chi non crede ai proverbi si augura finisca presto, ché di danni ne ha già fatti troppi, dalla salute ( fisica e psicologica) all’economia, alla libertà personale. Un po’ di storia e curiosità: fu Giulio Cesare nel 46 a.C il primo a introdurre nel calendario ( calendario giuliano) un giorno di “bonus” ogni 4 anni, ripetendo lo stesso giorno per 2 giorni, aggiungendolo dopo il 24 febbraio, sesto giorno prima delle Calende di marzo, “bix sesto kalendas martias” da qui bisestile; questo per allineare correttamente il calendario al movimento compiuto dalla terra intorno al sole.
Essendo febbraio, per i romani il mese dedicato ai defunti, l’anno con un giorno in più fu aggiunto proprio in febbraio, perciò soprannominato funesto.
Nel 1582 Papa Gregorio XIII modificò poi il calendario ( calendario gregoriano), versione che usiamo ancora oggi: ogni 4 anni, 1 bisestile, se divisibile per 4. Nel ‘400 lo scienziato Michele Savonarola, nonno del più famoso Girolamo, diceva che in anno bisesto né baco, né moglie, né innesto: non iniziare alcuna attività lavorativa, non sposarsi, non concepire un figlio. Una tradizione anglosassone dice che il 29 febbraio non sia accettato nel calendario. Si narra che Santa Brigida si fosse lamentata con S. Patrizio perché molti uomini erano troppo restìi a farsi avanti con le ragazze, così il santo decise di dar loro, almeno ogni 4 anni, l’opportunità alle ragazze di essere loro a chiedere la mano del fidanzato, che non poteva dir di no a cuor leggero. Alcuni tra gli eventi più tragici sono successi in anni bisestili, tra cui: terremoto a Messina del 1908, nel Belice del 1968 e nel 1976 in Friuli; nel 2004 lo tsunami nell’Oceano Indiano; nel 2012 l’affondamento della Costa Concordia e in questo 2020 il covid, a causa del quale inizierà male anche il 2021, con decreti restrittivi che si susseguono, finché il maledetto virus è ancora in circolo. Il 2020 ha distrutto troppe certezze sul futuro; ha allontanato le persone fisicamente e spesso mentalmente; preoccupazione e nervosismo hanno messo uno contro l’altro chi ha idee diverse; la chiusura ha causato disperazione in chi si è visto perdere tutto, per es. il lavoro di una vita; i vari decreti ci hanno mostrato incompetenze e ritardi gravi nella politica, con ripercussioni pesanti.
È una catena di problemi molto preoccupante. Speriamo davvero che il prossimo anno bisestile sia migliore…ci accontenteremmo che fosse normale!! Nel frattempo i nati il 29 febbraio (più di 4 milioni nel mondo) nel 2021 festeggeranno ovviamente il 28 o il 1 marzo ma, ridendo, diranno di compiere gli anni solo ogni 4!
Ornella Olfi