Egregio, mi presento: mi chiamo Milena Del Vecchio in Scalmana, abito a Remedello Sotto, sono mamma di due splendide bambine, Vittoria, diciottenne bellissima e solare, frequentante l’Istituto “Don Milani, in Montichiari, affetta dalla sindrome di Rett e Celeste, ugualmente bellissima e solare che frequenta la classe 3^ presso l’Istituto Comprensivo di Remedello; sono casalinga e, nonostante il poco tempo, le fatiche e le preoccupazioni quotidiane, ho deciso, complice mio marito, di aprire le porte della nostra casa e del nostro cuore ad un ragazzino di colore, ora quindicenne e frequentante la classe terza media nel medesimo Istituto di mia figlia Celeste.
A Joseph, questo è il suo nome, abbiamo offerto affetto, amicizia, supporto morale e materiale, secondo le nostre possibilità, lavora solo mio marito come operaio.Egli vive con la madre, un fratello maggiore ed una sorellina in condizioni precarie, in quanto il padre se n’è andato di casa quando era un infante, disinteressandosi completamente della famiglia e la madre lavoricchia come sarta ed è supportata dai contributi comunali nel pagamento delle bollette.
Si domanderà certamente perché mi sono permessa di rivolgermi a Lei.
Ho pensato di comportarmi in questo modo, perché sto cercando aiuti economici presso privati, per permettere al ragazzo di frequentare, dopo la licenza media, che riceverà quest’anno, la scuola superiore in Brescia e precisamente l’ Istituto “ FORTUNY” con la finalità di studiare da odontotecnico e poter realizzare un suo preciso desiderio; preside di questa scuola è il dottor Giorgio Tortelli, ex Dirigente scolastico in Remedello, che ben conosce i trascorsi poco felici di Joseph e che è ben lieto di accoglierlo fra i suoi attuali studenti: per venirgli incontro, infatti, ha fatto in modo di esentarlo dalla tassa di iscrizione! Forse con la “ Dote Scuola” si riuscirà a pagare i libri, non importa se usati; resta scoperto il costo dei trasporti, treno e mezzi pubblici in Brescia, cifra non indifferente, insostenibile da parte della famiglia di Joseph e anche dalla mia.
Si starà anche chiedendo come mai sia io a interpellarLa e non la mamma del ragazzo: ella ha poca dimestichezza con la lingua italiana, soprattutto se scritta ed io seguo in modo ravvicinato la crescita di Joseph, presentandomi pure a scuola ai colloqui.
Sono riuscita a farlo accettare gratuitamente dalla squadra di calcio locale ed ad inserirlo nel gruppo Scout di Asola: il tutto con finalità educative, sorretta dalla certezza che sia meglio prevenire i disagi che poi curare i medesimi. Trascrivo il mio numero di cellulare, nel caso Lei cortesemente volesse contattarmi per fissare un appuntamento e conoscermi di persona, unitamente alla mamma che, come capofamiglia, sottoscrive la mia richiesta.
Un incaricato di Trenitalia a cui è stata inviata la stessa lettera mi ha contattato telefonicamente il 12 febbraio 2020 per spiegarmi che non sono di competenza della s.p.a. interventi di supporto a indigenti per spese di trasporto suggerendo di rivolgersi ad uno sportello apposito in regione che si occupa di queste problematiche. Essendo impossibilitata per problemi famigliari a presentarmi di persona allo sportello mi sono permessa di disturbare lei.
Nel ringraziarLa per avermi letta e in qualche modo ascoltata, resto in attesa di un suo riscontro o telefonico o scritto e confido molto nella sua sensibilità e disponibilità.
Mi scuso per averLe rubato del tempo, per averle chiesto di ”adottare” uno studente, ma sono convinta di avere agito per una buona causa.
Milena del Vecchio
TRILLO INATTESO
E’ un meriggio qualsiasi, uno fra i mille, sublime eppure monotono. Venticello sottile sferza rami, solleva animi, fortifica pensieri.
Trillo del telefono ravviva ora, inatteso, insolito.
“Signora Del Vecchio? Buongiorno! Sono Attilio Fontana.”.
Dapprima stupore, interrogazione muta poi ripresa ardita di lemmi ed emozioni.
Fra me e me ripetevo: “Fontana? Il governatore? Cosa potrebbe mai volere da me? Semplice mamma di un paesino sperduto come Remedello???” Breve la comunicazione, intensa di fatti e di gesti.
Ricca l’emozione che fa vibrare anima e corpo.
Prosegue la voce: “Lei mi ha scritto una lettera il 18 febbraio, mi scuso per il ritardo nella risposta. L’emergenza della pandemia ha assorbito tutte le nostre forze. Non si preoccupi, verremo incontro alle sue richieste; supporteremo il ragazzo nel cammino scolastico”.
Felicità di certo, eccitazione, accompagnata da stupore e meraviglia.
Che dire? Quando nessuno voleva ascoltare la nostra voce, istinto, fiducia, senso di sfida, mi hanno portato ad andare oltre; per sondare sin dove potesse arrivare l’umano sentire, la misericordia che mai abbandona.
Un grazie di cuore vorrei indiviso giungesse alla maestra Rita Piva di Acquafredda, strappata alla vita dal coronavirus l’11 marzo dopo lunga sofferenza la quale con amore, passione e dedizione ha accompagnato passo passo il cammino. Un grazie di cuore porgo al dirigente Tortelli Giorgio dell’istituto Fortuny di Brescia che accoglierà Joseph a settembre il quale con minuta e scrupolosa attenzione, da sempre ci supporta nelle scelte di vita quotidiana.
Un grazie tendo alla dottoressa Elisabetta Bertoli dell’Asst del Garda, sede di Montichiari, sempre disponibile a condividere gioie e dolori e preoccupazioni, dando consigli sinceri e profondi. Un grazie al Governatore, per aver avuto il coraggio di osare, di spendere tempo prezioso in onore della vita.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste