16 GIUGNO
Carissima zia Rina,
oggi festeggiamo il tuo compleanno
Quando stapperò la bottiglia sicuramente non brinderemo alla tua salute.
Voglio farlo in barba alla morte che ha sì spento il tuo respiro, ma non la tua immensa luce. Quella brilla in ognuno di noi più forte che mai ed in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di conseguenza volerti bene. Non siamo ancora riusciti ad entrare nella vostra casa, il nido d’amore tuo e dello zio Aldo, aspettiamo che il tempo sgonfi un poco il nostro cuore.
Che splendidi ricordi fra le vostre mura, il vocione rassicurante dello zio Aldo, la tua ineguagliabile ospitalità, i tuoi utili consigli mai invadenti sono ben vivi dentro noi.
È arrivato il momento di stappare Cin Cin e adesso mi bevo tre bicchieri di spumante: uno per me, uno per te e uno per lo zio Aldo,
e mi magno pure tre fette di torta, vaffanculo a zuccheri e alcool nel sangue. Tanto non devo guidare. Anzi vi chiedo una grande cortesia; se potete Guidatemi voi, lo sapete che io son bravo a sbagliare.
Giordano