Tantissimi bei ricordi, guardando questa foto, perché per la mia famiglia era davvero così nelle domeniche d’estate. Ci alzavamo presto, mio marito ed io, vestivamo in fretta i bambini, caricavamo nel baule dell’auto il tavolo da pic nic, il frigo portatile, borse con salviettoni, ricambi di abbigliamento, creme, ombrellone e via, verso il lago di Garda. Arrivando fra i primi, potevamo scegliere il posto migliore, sia per parcheggiare l’auto che per piazzarci al sole in spiaggia e all’ombra per il pranzo. Di solito eravamo in compagnia di altre coppie, pertanto i bambini si divertivano tra di loro, sempre sott’occhio di noi genitori, che alternavamo ore al sole per abbronzarci, ad altre di riposo all’ombra stesi sulla spiaggia, chiacchierando tra noi adulti, leggendo, o sonnecchiando a turno. Domeniche in relax e in semplicità, all’aria aperta e in libertà d’abbigliamento indimenticabili proprio perché senza allontanarci troppo da casa, perciò senza rischio di lunghe code e spendendo quasi nulla. Troppe famiglie invece da quando hanno aperto i centri commerciali, trascorrono la loro domenica tra code nei pressi dei centri stessi, giri snervanti per trovare un posto auto, passi annoiati all’interno, capricci dei figli che hanno fame, sete, voglia di giocare…e tutto questo per stare al fresco dell’aria condizionata, fare qualche acquisto o semplicemente far passare qualche ora pomeridiana. Molto deprimente, perché acquisti alimentari o d’altro genere si possono fare durante la settimana, considerando che tutti i negozi hanno ormai allungato gli orari d’apertura, proprio per agevolare anche chi lavora fino a tardi. La domenica dovrebbe essere innanzitutto un giorno di riposo per commercianti e commessi, mentre le famiglie, le coppie, le compagnie di amici dovrebbero riscoprire un modo più sano, intelligente e divertente per trascorrere il giorno festivo! Sicuramente meglio una salutare passeggiata nella natura, nei dintorni di casa; una biciclettata; una gita fuori porta o trovarsi semplicemente in compagnia di amici o parenti per una chiacchierata…
Ornella Olfi