LA STREGA DI MEZZANOTTE
Una sera tardi in un ufficio un uomo sta guardando con aria meditabonda una pistola posta di fronte a lui, sulla scrivania. Improvvisamente si apre la porta dell’ufficio ed entra una vecchia orribile, sporca e vestita di stracci che urla: “Fermo! Che fai?”
“Beh, mi succede che mia moglie ha scoperto che ho un’amante e mi ha buttato fuori di casa impedendomi di vedere i bambini. Anche l’amante mi ha lasciato e suo marito ha giurato che me la farà pagare. La ditta va male, sto per fare fallimento e domani deve venire la Finanza a fare un’ispezione, e ci sono parecchie irregolarità. Quindi sto pensando di spararmi. Perché, a te cosa te ne importa?” “Me ne importa, me ne importa… “ dice la vecchia. “Vedi, io sono la Strega della Mezzanotte e posso fare in modo che tua moglie ti perdoni e anche l’amante ritorni da te.
Posso fare in modo che la Finanza non venga più e che la tua ditta superi la crisi, e tutto questo non ti costerà che una notte di amore…” L’uomo guarda la vecchia, è veramente orrenda, ma di fronte alla prospettiva di risolvere tutti i suoi problemi accetta.
La mattina dopo quando si risveglia si trova accanto la vecchia e le dice: “La mia parte io l’ho fatta, ora tocca a te…”
E la vecchia: “Dimmi un po’, quanti anni hai?”
“Trentacinque, perché?”
“E a trentacinque anni credi ancora alle streghe? Io sono la donna delle pulizie.”
IL PEDINAMENTO
Mentre sta passeggiando, una bella ragazza si rende conto di essere stata seguita da più di 20 minuti da un bel ragazzo. Turbata, dopo qualche attimo di riflessione, torna indietro e gli dice: “Adesso basta! Non osi seguirmi fino a casa, al numero 21 di questa via, terzo piano camera 305, quinta porta in fondo a destra dopo l’ascensore…”
LA MINIGONNA
Una bionda spettacolosa, con una minigonna microscopica sale sull’autobus attraendo lo sguardo di tutti gli uomini che ci sono nelle vicinanze. Una signora dice a suo marito: “Non è vergognoso il modo con cui tutti gli uomini guardano il sedere di quella bionda che è salita sull’autobus?”
E il marito: “Quale autobus?”