Cammino sotto la pioggia. Guardo i riflessi sui marciapiedi, ombrelli colorati contro il grigio dei marciapiedi, lampioni illuminati resi fluidi dalla rifrazione, luci brillanti, scie d’acqua -create dalle auto- che zampillano in alto prima di ricadere sull’asfalto e forse anche su qualche malcapitato pedone. E poi gli alberi con cortecce lucide, foglie brillanti. Certo la pioggia qui, ora, non è la pioggia che distrugge vite e cose, e la si può guardare senza paura. L’aria fresca sul viso mi fa sentire viva ed è presenza tangibile. La bellezza dell’Estro Armonico di Vivaldi mi risuona nelle orecchie e fa da sottofondo allo spettacolo che scorre davanti ai miei occhi. So bene che la vita è tremenda e meravigliosa, ma ora accolgo la meraviglia. Avverto la vita che vive, e mi fa compagnia: risuona e respira in me. Questo essere così nella vita è un dono prezioso. Non sono mai sola quando questo sentire è con me.