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“NAI CAO Suor Amelia, una vita vissuta al servizio degli ultimi” di Lucia Cairoli

Quella di suor Amelia Cimolino è un ricco, umile, intrigante, affascinante cammino di fede, forza, coraggio, umile fermezza nell’abbandonarsi con pienezza all’Altissimo con fiducia incondizionata. Una chiamata, una fra le tante, la cui celere risposta ha saputo dare sovrabbondanti frutti, accompagnando giorno dopo giorno la sorella con perseveranza. In ogni piccolo, in ogni dolore, in ogni fratello sofferente il volto di Cristo da soccorrere con devota materna passione senza nulla pretendere se non un sorriso. Dono che si perpetua, compone, rinnova, istante dopo istante, nella continua ricerca del bene altrui. Dono che non si veste di perbenismo, ma che si prefigge di offrire una possibilità per risollevare il volto dall’emarginazione e dalla sofferenza; prefisso a riaccendere il sorriso di chi nella tribolazione altra luce non vede.
Fede espressa, la sua, nel quotidiano, non proclamata, non obbligata,condivisa. Tanti i momenti difficili, di digiuno, mancanza del necessario che non hanno scalfito, affievolito la fede anzi l’hanno resa ancora più forte, determinata. Quella di suor Amelia, per me madre, fida compagna di viaggio, con cui condividere a fine giornata riflessioni. Le sue gesta fanno riflettere, soppesare, mettere in discussione, avanzare supposizioni, getta reti. Sono infiniti i disegni di Dio per ciascuno tracciati con dovizioso sentire, inseguito, fatto proprio sino all’estremo sentire.
Quando sulla sabbia le orme saranno due in una saprò con certezza di non esser sola, semplicemente di esser stata sollevata fra le Sue braccia per un tratto di strada.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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