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MICHELE

Rubrica nata agli albori della nostra rivista (ormai 25 anni fa) ideata e curata da Michele Cortinovis, ritrova la sua collocazione all’interno di New Entry non solo grazie alla richiesta dei lettori, ma soprattutto nel ricordo di Michele, prematuramente scomparso, sempre presente nei nostri cuori.
La rubrica sarà firmata dallo stesso Michele con il pseudomino di “Micky” come amava lui stesso firmarsi per onorarne ancora di più il ricordo. E come primo nome non potevamo che iniziare proprio da…

 

Deriva dal nome ebraico (Mikha’el); è composto dai termini mi (“chi”), kha (“come”) ed El (“Dio”), e il suo significato è espresso nella domanda “Chi [è] come Yahweh?”(retorica, in quanto la risposta è “nessuno”); per significato ed etimologia, è affine ai nomi Misaele e Michea.
Tale frase è il grido di battaglia con il quale l’arcangelo Michele, alla guida delle schiere degli angeli fedeli a Dio, si oppose e sedò la rivolta degli angeli ribelli guidati dal “dragone”, ovvero Satana. È portato, nella Bibbia, anche da almeno altri nove personaggi minori. La figura dell’arcangelo, popolarissima, portò notevole fortuna al nome, che è assai diffuso nell’Europa occidentale sin dal Medioevo, e in Inghilterra dal XII secolo; è stato portato da numerosi sovrani, fra i quali nove imperatori bizantini e svariati re di Russia, Polonia, Romania e Portogallo. Va notato che la forma ceca e slovacca Michal coincide inoltre con la forma ebraica originale di Micol, ma i due nomi non sono correlati. Il diminutivo russo (traslitterato Miša o Misha) è il nome che venne dato all’orsetto che venne scelto come mascotte dei giochi della XXII Olimpiade nel 1980, e che raggiunse un notevole successo commerciale.
L’onomastico si festeggia solitamente in memoria del santo arcangelo Michele, commemorato il 29 settembre dalla Chiesa cattolica e l’8 novembre da quella ortodossa; sono altresì numerosi i santi e i beati che lo hanno portato, tra i quali si ricordano, nelle date segueni: 26 gennaio, beato Michał Kozal, vescovo e martire a Dachau.
9 febbraio, san Miguel Febres Cordero, religioso lasalliano.
3 marzo, beato Michele Pio Fasoli o da Zerbo, missionario francescano e martire a Gondar.
6 aprile, beato Michele Rua, sacerdote e primo successore di Don Bosco.
10 aprile, san Michele dei Santi, religioso.
4 maggio, beato Michele Giedroy religioso dei Canonici regolari della penitenza dei Beati Martiri
14 maggio, san Michel Garicoïts, religioso.
14 luglio, beato Ghébr Michele, lazzarista etiope e martire.
3 settembre, beato Michel-François de LaGardette, martire dei massacri di settembre
Curiosità
Si dice di una persona con poca voglia di lavorare, un fannullone, che “fa la vita di Michelaccio”. L’espressione è popolare e viene citata spesso nel detto “fare il mestiere del Michelaccio: mangiare, bere e andare a spasso” (nel dialetto bergamasco ad esempio suona fa ol campá dal Michelass: maià, bif e ‘ndà a spass). Il detto deriverebbe dal francese miquelet o dal corrispondente spagnolo micalete, che indicava i vagabondi e i banditi dei Pirenei e anticamente i montanari che guidavano i pellegrini diretti a San Michele, santuario al confine tra Catalogna e Aragona. Il termine “micheletti”, sempre con la stessa origine, era anche stato usato, soprattutto nell’Alta Italia e nel Regno di Napoli, per designare i soldati spagnoli durante il XVI e XVII secolo.
Micky

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