Gentili lettori, per questo ultimo articolo 2018 non possiamo non parlare dei tanto attesi eco-bonus sull’acquisto di auto elettriche che il Governo ha appena inserito nella manovra.
Partiamo dai fatti: su un conto “ad hoc” del Ministero dello Sviluppo verranno collocati 300 milioni l’anno dal 2019 al 2022, questo il costo dell’operazione.
Scendendo nel concreto, a partire dal 1 Gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2022, chi acquisterà auto ibride, elettriche o auto di piccole dimensioni a metano o diesel, si vedrà riconosciuto un incentivo da 1.500€ fino a 6.000€ sotto forma di sconto sul prezzo di listino, che verrà poi rimborsato al venditore da parte delle aziende costruttrici o produttrici e lo recuperano come credito d’imposta.
Non solo “eco-bonus” ma anche “eco-malus” per chi acquisterà veicoli inquinanti: la manovra infatti prevede un’imposta a carico di chi acquista, anche in “locazione finanziaria” (in leasing) ed immatricola in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 (veicolo a motore destinato al trasporto di persone, avente al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente) che superi la soglia di 110Co2 gr/Km (limite parametrato su 9 fasce di emissione).
L’eco-malus si attesterà tra i 150€ ed i 3.000€.
(FONTE Tabella: Il Sole 24 Ore – 6/12/2018)
Gli eco-incentivi alla mobilità sostenibile, così come pensati dal Governo, non avranno nessuna utilità, se non quella di rendere la mobilità elettrica un settore percepito come elitario e “da snob”. Sono anni (gli ultimi eco-incentivi per la mobilità sostenibile risalgono al 2014 e durarono pochi mesi) che aspettiamo una nuova iniziativa di incentivo all’acquisto per i veicoli elettrici. Finalmente arrivano e..?
Ed ecco la delusione: incentivi solo sulle auto elettriche.
L’esigenza di mobilità sostenibile diventa utile e concreta nel momento in cui si parla di spostamenti urbani; proprio quegli spostamenti che con un veicolo elettrico come la e-bike e/o e-moto consentirebbero, finalmente, di dare un’alternativa concreta all’utilizzo dell’automobile.
Parliamo poi di numeri: se consideriamo che il mercato delle e-bikes in Germania si aggira intorno ai 3 miliardi di euro (considerando solo le vendite, lasciando stare l’indotto) e che le e-bikes vendute in Italia sono circa 150.000, si può facilmente intuire che questo mercato da noi è davvero da sviluppare e far crescere.
Ora passiamo alla realtà: le auto elettriche (quelle oggetto dei nuovi eco-incentivi) vendute in Italia sono poche centinaia e di queste una gran parte è venduta alle Pubbliche Amministrazioni. Siamo davvero convinti che sia corretto finanziare le auto e non promuovere le e-bikes e e-moto?
Insomma, vogliamo davvero cambiare il volto delle città d’Italia e di Bergamo allora dobbiamo incominciare a cambiare le nostre semplici abitudini e provare a fare i conti, quelli che si fanno in famiglia tutti i giorni e ogni mese; con i mezzi elettrici i conti migliorano, si fa economia sulla ricarica, sulla manutenzione, sui bolli e assicurazioni; sarà chiaro a tutti che le e-bikes e le e-moto sono sempre più convenienti e fanno bene al mondo e alla propria salute. Se aumenteremo di numero saremo più visibili e così le nostre esigenze agli occhi di chi gestisce il territorio della nostra bellissima nazione. Voi cosa ne pensate?
Future