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Duilia

Quando una persona a noi cara ci lascia per malattia, è sicuramente un avvenimento terribile, ma in qualche modo riusciamo un po’ a prepararci a questo terribile distacco, ma quando un affetto a noi molto caro con cui poco prima abbiamo parlato o scherzato ci lascia improvvisamente, ci sentiamo letteralmente la terra mancare sotto i piedi, cadiamo in un vuoto la cui risalita è veramente difficile.
Mi ricordo come fosse ieri quando il nostro carissimo cugino Angiolino, ci presentò la sua fidanzata Duilia, all’epoca ero poco più di un bambino, quella ragazza non desto’ in me particolare interesse né in positivo né in negativo, è proprio vero che non si riesce mai a capire com’è una persona guardandola dall’esterno.
Duilia rimase vedova (nostro cugino Angiolino è sempre nei nostri cuori) molto giovane, con due figli piccoli da crescere, si è caricata la famiglia sulle spalle e con una caparbietà, tenacia, forza che io gli ho sempre invidiato, è andata avanti come un treno, non l’ho mai sentita lamentarsi; mi sono chiesto molte volte: come fa a buttarsi tutte le cose negative della vita alle spalle e ad avanzare come un diretto?
L’ anno scorso scendendo le scale che portano in cantina, è scivolata su i gradini facendoli tutti a ruzzoloni, quando raccontò questo fatto a me e a mia moglie, aveva la faccia piena di bende e cerotti, ci disse:<che culo, mi sono rotta soltanto un ginocchio, una spalla, la faccia e gli occhiali, avrei potuto rompermi anche la testa e invece no> era una inguaribile ottimista, vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno e la metà mancante non se l’era bevuta lei.
Recentemente, dopo una vita di lavoro dedicata alle Poste Italiane (voglio ricordare le 7 rapine subite mentre era allo sportello della posta) era andata in pensione, aveva tutto il diritto di godersi la casa, la famiglia, gli hobby e invece per un disegno a me sconosciuto è stata chiamata lassù.
Mentre scrivo sento dentro tanta rabbia, è inconcepibile che persone tanto semplici, umili, buone se ne vadano sempre così presto; forse un giorno quando sarò più saggio e un po’ più calmo riuscirò a darmi una risposta, adesso l’unica cosa che mi da sollievo è sapere che Duilia ha riabbracciato suo marito Angiolino, chissà quante cose si saranno detti. Ciao Duilia
Tuo cugino Giordano

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