Ero già molto preoccupato ed ora lo sono ancora di più. Ho partecipato ad un incontro con alcuni docenti in una scuola primaria della zona e ne sono uscito sconcertato anche se, ahimè, non sorpreso più di tanto.
Aggressioni, prese in giro, offese da parte di studenti di appena 9/10 anni nei confronti di compagni di classe e in alcuni casi anche di maestre non può che far rabbrividire.
Non si manifesta ancora nella sua realtà più cruda ma nasce già dalla tenera età questo fenomeno che noi tutti oggi chiamiamo bullismo.
In quest’ultima parola credo siano racchiuse altri termini come mancanza di rispetto, maleducazione, strafottenza e chi ne ha più ne metta. La cattiveria, dunque, esiste fin dalla tenera età, prevaricazione, aggressività gratuita nei confronti dei bambini più sensibili e introversi, considerati già diversi, in un mondo in cui la pressione sociale gioca un ruolo fondamentale. Gli episodi di Baby-bullismo rischiano di avere conseguenze ed effetti ancora più pervasivi, perché i bambini hanno a disposizione meno strumenti per affrontare ed elaborare quanto sta accadendo, andando ad attaccare la loro autostima e alimentando la paura e la voglia di non andare più a scuola.
Non si pensa che i bambini possano arrivare a tanto e, molto spesso, queste condotte vengono scambiate per “bambinate” e scherzi innocenti ma non è così.
Normalmente la vittima è chi risulta più o meno fragile, a volte è quello troppo piccolo, grasso, magro o peggio ancora chi ha problemi fisici ma non solo… si offende, si denigra a piacimento senza ritegno e senza tener conto di chi si ha di fronte: che sia un coetaneo, una maestro, un anziano, il parroco… poco importa, quello che conta è mostrarsi di fronte ai compagni di classe che stupidamente risultano divertiti dal comportamento dell’idiota di turno.
Sicuramente il comportamento negativo del figlio è generato da un’educazione da parte dei genitori quasi inesistente e talvolta addirittura diseducativa quando di fronte a determinate azioni dei propri figli, invece di essere condannate aspramente, vengono addirittura difesi a spada tratta con scuse di ogni genere del tipo: “mio figlio non farebbe mai una cosa del genere”, “mio figlio lo hanno preso di mira”, “sicuramente si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato” e via dicendo…
Per i genitori è venuto il momento di alzare la voce, perchè con il passare del tempo, i loro stessi figli arriveranno a non rispettare neppure loro, rispondendo a tono e sbattendo la porta. Non aspettiamo che sia troppo tardi!
Gianluca Boffetti