La storia del gioco è ambientata nell’ex ospedale psichiatrico di Volterra nel 2012, un luogo realmente esistito, fondato nel 1887 e rimasto attivo fino all’entrata in vigore della legge n. 180 nel 1978, la cosiddetta Legge Basaglia che portò alla chiusura dei manicomi e a una nuova regolamentazione del trattamento sanitario obbligatorio. The Town of Light non è a conti fatti un horror e non vuole esserlo, e nemmeno un’avventura nel senso più ampio del termine, quanto piuttosto un viaggio dentro i ricordi, che diventa metafora di un intero sistema. Non a caso il fulcro del gioco resta la “semplice” esplorazione condita da qualche puzzle. Il titolo non vuole”spaventare” il videogiocatore con creature deformi nate da qualche esperimento genetico andato a male o con esseri sovrannaturali.