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Big screen vola al cinema

Resident Evil: the final chapter
L’ultimo capitolo della saga di Resident Evil. Azione – Germania, Australia, Canada, Francia, 2016. Durata 106 Minuti.
Un film di Paul W.S. Anderson.  Con Milla Jovovich, Ali Larter, Ruby Rose, Iain Glen, William Levy, Shawn Roberts, Eoin Macken, Rola, Fraser James. Uscita giovedì 16 febbraio 2017.

Alice deve tornare a Raccoon City, il luogo dove è cominciato l’incubo per cercare di salvare l’umanità, ormai appesa a un filo.
Alice, dopo il tradimento di Wesker a Washington, è l’unica sopravvissuta di quella che doveva essere la definitiva presa di posizione contro le orde di non morti. L’umanità è appesa a un filo e Alice deve ritornare al punto in cui è cominciato l’incubo: Raccoon City, dove la Umbrella Corporation sta raccogliendo le proprie forze per un attacco finale contro i sopravvissuti dell’apocalisse. Ci saranno nuovi amici ad aiutarla ma anche nuovi temibili nemici.

Autobahn – Fuori controllo
Azione – Gran Bretagna, Germania, 2016. Durata 99 Minuti. Un film di Eran Creevy.  Con Nicholas Hoult, Felicity Jones, Anthony Hopkins, Ben Kingsley, Nadia Hilker, Marwan Kenzari, Clemens Schick, Michael Epp. Uscita giovedì 16 febbraio 2017.
Nel 2012, l’omonimo film di Mark Steven Johnson metteva in scena un altro inseguimento sull’autostrada tedesca, priva di limiti di velocità. Un escursionista americano (Nicholas Hoult) in viaggio in Europa, comincia a lavorare come corriere per un cartello di droga. Quando però una truffa ad una gang rivale viene scoperta, si ritrova protagonista di un inseguimento ad altissima velocità sull’autostrada tedesca. Inoltre deve occuparsi anche della sua fidanzata (Felicity Jones), che rischia di essere presa in ostaggio. Due i nemici più agguerriti: uno strano gangster (Ben Kingsley), e un boss della droga (Anthony Hopkins).

Bambina
Un film di Eric Summer, Éric Warin. Con Elle Fanning, Dane DeHaan, Carly Rae Jepsen, Shoshana Sperling, Maddie Ziegler. continua»
Titolo originale Ballerina. Animazione, Ratings: Kids, durata 89 min. – Francia, Canada 2016. – Videa – CDE uscita giovedì 16 febbraio 2017.

Félicie sogna di diventare ballerina, Victor si immagina grande inventore. Orfani in Bretagna, fuggono a Parigi per realizzare i loro desideri. Con le nuove avenue del barone Haussmann e la costruzione della torre Eiffel, la Ville Lumière è in piena trasformazione. Entusiasti e ottimisti come la Parigi di fine Ottocento, comprendono presto che per vivere dei propri sogni bisogna impegnarsi molto. Aiutata da un’étoile caduta in disgrazia, Félicie trova in Odette un’insegnante e una guida per disciplinare la sua esuberanza. Tra l’esercizio della danza e il ruolo prestigioso sul palcoscenico dell’Opéra ci sono però Camille, rivale temutissima, e Madame Le Haut, implacabile madre di Camille, pronta a tutto pur di assicurare un ruolo alla figlia ne Lo Schiaccianoci. Ma nella danza come nella vita per riuscire serve il cuore. Ballerina, produzione franco-canadese, dà ragione a chi crede ancora che il cinema di animazione sia solo intrattenimento per bambini. Parabola sulla forza della perseveranza, Ballerina cerca un dialogo esclusivo con l’infanzia puntando sul ritmo sfrenato, la peripezia, i capitomboli, la caricatura. Concreto e poco stratificato, il film di Éric Summer ed Éric Warin, va visto con gli occhi di un bambino. Più indirizzato, fin dal titolo, alla sensibilità femminile, Ballerina si regge sulla struttura narrativa del mito dell’orfano perseguitato che deve riscattarsi con un’impresa eroica. Nello specifico, affronta una selezione in classe, si scontra con una rivale e debutta in palcoscenico. Energia e bellezza della protagonista non possono che coinvolgere i bambini, che sentiranno con forza maggiore i torti subiti dalla loro eroina. Inscritto nel contesto poetico dell’apprendistato artistico, coreografato addirittura da Aurélie Dupont, direttrice del balletto dell’Opéra di Parigi, Ballerina è un film d’avventura (esistenziale) vitale e ottimista che tuttavia non riesce a stimolare la fantasia, a sedimentare e a vivere una propria vita nell’immaginazione dello spettatore. Colorato e onesto nel contenuto, trama colpi di scena a Parigi, sorpresa all’alba dell’era industriale, quando la Torre Eiffel era incompiuta e contava solo un piano, ma pratica una scrittura caricaturale dei personaggi, qualche volta grotteschi fino alla costernazione.
Splendente e prevedibile come una superproduzione hollywoodiana, Ballerina cova l’ambizione della protagonista ma non coltiva quei sentimenti contraddittori che l’avrebbero resa più umana. Più tartaruga Ninja che cigno di lago, Félicie è un corpo digitale lanciato senza grazia lungo la scalinata dell’Opéra e dentro un film che elude la meccanica del cuore e ‘ripara’ (nel)la meccanica di un carillon. Carillon che suona la stessa nota e ‘scorda’ l’alterità dell’infanzia.

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