I vasi capillari sono di solito invisibili. Quando però, per disturbi congeniti o acquisiti aumentano di dimensioni, possono provocare diversi tipi di inestetismi sul viso.
L’eritrosi, ossia l’arrossamento intenso e cronico di alcune parti del viso (zigomi, guance, ali del naso).
La couperose, che è associata anche alla vasodilatazione dei capillari che diventano assai visibili, come un reticolo sulla pelle.
Le teleangectasie, e le microvarici, ossia la dilatazione di piccoli vasi sanguigni che assumono un colore rosso o rosso bluastro.
Gli angiomi piani, che sono invece quelle “macchie” di forma diversa e di colorazione rossa o scura che possono comparire sia in età infantile (le “voglie”), sia nel corso del tempo. Il laser vascolare è lo strumento ideale per affrontare questo tipo di problemi. La luce passa attraverso la pelle senza scalfirla, si trasforma in calore e va a colpire con grande precisione proprio il capillare. È proprio il calore a far coagulare il capillare e a eliminarlo. Senza dolore, ma solo con un pizzicore, il piccolo vaso sanguigno scomparirà nei giorni successivi al trattamento. Innanzitutto è fondamentale che il laser sia utilizzato da medici preparati, i quali potranno innanzitutto consigliarvi sul tipo di trattamento laser da effettuare, e in seguito eseguirlo con accuratezza. È opportuno non esporsi ai raggi solari o artificiali nelle settimane precedenti e successive al trattamento e non assumere farmaci che aumentano la sensibilità alla pelle e alla luce. Per superfici piuttosto estese, può essere necessaria più di una seduta, e in questi casi i trattamenti vengono ripetuti a distanza di un tre o quattro l’uno dall’altro. Subito dopo la seduta viene applicato un unguento antibiotico e antinfiammatorio che mantiene la zona umida e favorisce il decorso. È possibile che si manifesti un rossore o un gonfiore che scompaiono nel giro di qualche ora. I risultati del trattamento dei capillari con il laser è definitivo, i capillari, infatti, si inaridiscono e vengono riassorbiti dall’organismo, scomparendo del tutto nel giro di qualche settimana al massimo. Non ci sono controindicazioni al trattamento laser poiché la sua azione è molto superficiale (non oltre i 3 mm) e non c’è alcun rischio per gli organi interni. In generale si sconsiglia il laser ai portatori di pace-maker, per i disturbi elettromagnetici che l’apparecchiatura può provocare nel dispositivo, alle donne in gravidanza, alle persone affette da epilessia. Una valutazione a parte verrà fatta per le persone con diabete o affette da problemi di coagulazione. Il trattamento è indolore. Tuttavia, se il paziente lo desidera si può applicare alla parte interessata un gel freddo o una crema anestetica. Il risultati del trattamento degli inestetismi dei capillari sono generalmente eccellenti. La superficie della pelle non viene scalfita e scompaiono definitivamente reticoli e macchie.
Per quanto riguarda le vene varicose la chirurgia laser trasmette lampi di luce molto forti sulla vena, questo si traduce in un progressivo indebolimento del vaso sanguigno che ne decreta la scomparsa. I laser sono molto diretti e precisi, se controllato da un medico esperto verrà danneggiata soltanto l’area che è stata trattata. La maggior parte dei tipi di pelle e delle carnagioni può essere trattata in modo sicuro con questo approccio. La chirurgia laser è più invitante per alcuni pazienti perché non fa uso di aghi e di incisioni eppure, quando il laser colpisce la pelle, il paziente avverte una sensazione di calore che può essere anche molto dolorosa; il raffreddamento aiuta al contrario a placare il dolore.
I trattamenti laser richiedono un tempo della durata variabile dai 15 ai 20 minuti e, in base alla gravità delle vene, generalmente sono necessari dai 2 ai 5 trattamenti per eliminare i capillari nelle gambe. I pazienti possono ritornare alla normale attività subito dopo il trattamento, così come accade con la scleroterapia. Per i vasi più grossi di 3 mm, la terapia laser non è invece la scelta ideale.
Dott. Orsolini Gianluigi