Bienno (Bién in dialetto camuno) è un comune italiano di 3.523 abitanti, della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia. Bienno fa parte del club de “I borghi più belli d’Italia” creato della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI).
Monumenti
e luoghi d’interesse
Scultura “Volo dello Spirito” 90 x 15 x 35h, si tratta di un’opera pubblica, in ferro, dipinta a mano firmata degli scultori Almeida & Saraceni
Architetture religiose
– Parrocchiale dei Santi
Faustino e Giovita
– La Chiesa di Santa Maria
Annunciata
– Chiesa dei Santi Faustino
e Giovita
La chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Faustino e Giovita, riedificata in forme barocche nei primissimi anni del Seicento presenta un’unica navata con sei altari laterali. Degni di nota il ciclo pittorico per la maggior parte di Giovanni Mauro della Rovere, le cancellate in ferro battuto del 1647 e l’organo seicentesco di origini antegnatiane e nell’abside dell’altare maggiore una pala settecentesca attribuita a Giovan Battista Pittoni, che rappresenta il martirio dei due Santi titolari. Dapprincipio attribuita al Bagnadore, sembra ora doversi ad un progetto del Lantana, mentre Il campanile è quello della costruzione preesistente. L’altro gioiello architettonico del paese è rappresentato dalla più piccola chiesa gotica nella parte bassa del centro storico, la chiesa di Santa Maria Annunziata (detta un tempo Santa Maria degli Orti). Ad una sola navata, essa contiene affreschi di notevole valore prodotti nel corso del XVI secolo da diversi artisti, fra cui Giovanni Pietro da Cemmo e, soprattutto, Girolamo di Romano, detto il Romanino . Spiccano, fra gli altri, una danza macabra alla destra dell’altare. Interessanti come testimonianza delle tradizioni di fede della Valcamonica sono le immagini di santi affrescata lungo le pareti della navata: tra di esse ben tre sono dedicate a Simonino di Trento. La pala dell’altare maggiore raffigurante la Annunciazione è opera del Fiammenghino (1632) sulla controfacciata straordinario lacerto di affresco sul Compianto di Cristo morto, di scendenze fiamminghe.
Altri
Eremo di San Pietro e Paolo, completamente ricostruito nella seconda metà del XX secolo, aveva origine nel XI, XII secolo quando in Valcamonica arrivarono i Cluniacensi. Nel 1768 viene soppresso dal Gran consiglio di Venezia, con cessione dei beni alla comunità di Valle Camonica.
Chiesetta di San Defendente, su una collinetta presso l’ingresso nord di Bienno, risale al XV secolo.
Chiesetta di san Pietro in vincoli (o San Peder Süc), del secolo XVI. La pala d’altare è custodita in municipio. Sorge su di un’antica ara di Bacco (di qui il nome San Pietro Succo) di cui si vedono i resti sul retro della costruzione.
Colle di Cristo Re, vi sorge il monumento a Cristo Re, statua dorata risalente al 1929 opera di Timo Bortolotti. Accanto, la chiesa della Maddalena, con affreschi di Paolo da Cailina (il vecchio) e statue di Beniamino Simoni.
Cappella della Piscina, del XV secolo, rimaneggiata nel XVII.
Tradizioni e folclore
Gli scotöm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Bienno è Padèle (padelle).
febbraio, Rogo della matta. Si dava fuoco ad un pupazzo fatto di paglia e cartapesta. Sagnalava la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima.
29 giugno vigilia santi Pietro e Paolo. Si metteva un albume in una bottiglia e si lasciava all’aperto fino al mattino successivo; al mattino l’albume aveva assunto le fattezze di una barca (Barca di San Pietro) Turismo
Fonte:Wikipedia