Dalla “voce fuori campo” della sequenza finale del film di Oliver Stone basato sul libro della protagonista Phung Thi Le Li Hayslip.
Ero tornata a casa, sì, ma il mio mondo era cambiato e io sarei stata per sempre sospesa tra Sud, Nord, Est, Ovest, tra la pace, la guerra, il Vietnam, l’America. E’ il mio destino stare a metà tra cielo e terra. Quando si resiste al proprio destino si soffre. Quando lo si accetta si è felici.
Abbiamo tanto di quel tempo, mille eternità, per ripetere i nostri errori, ma basta saperli correggere soltanto una volta, per udire alla fine il Canto della rivelazione e spezzare così la catena della vendetta perpetua. Potete udirlo adesso, nel vostro cuore… E’ il canto che il vostro Spirito ha intonato fin dal momento della vostra nascita.
Se i monaci sono nel giusto e niente accade senza motivo, allora il dono della sofferenza ci porta più vicini all’Illuminazione. Ci insegna a essere forti quando siamo deboli, a essere coraggiosi quando abbiamo paura, a essere saggi nella confusione del mondo. E a lasciare andare ciò che non possiamo più tenere. La vittoria finale si conquista nel cuore, non su questa o quest’altra terra.
Si ringrazia Gabriella M.
per averci inviato questo scritto.