Se n’è andato rapidamente, in silenzio, nel calore della sua casa, assistito con amore dalla moglie e dai familiari, il nostro carissimo amico Dino. È il secondo compagno di ballo che perdiamo, dopo Aldo, a distanza di poco più di un anno. Con Dino e Alida abbiamo condiviso anni fa tante lezioni di ballo e poi tante lunghe chiacchierate, a fine lezione, nel piazzale della scuola. “Belle e buone persone”: allegre durante le lezioni e ancor più nelle serate di ballo il fine settimana, ma serie e affidabili al momento opportuno, con le quali potevamo confidarci con naturalezza, certi della loro sensibilità, comprensione e riservatezza massima. Abbiamo infatti condiviso molte gioie, ma anche parecchi dolori e preoccupazioni, consolandoci reciprocamente. Un uomo benvoluto da tutti, Dino: lo hanno dimostrato le tantissime persone che gli hanno dato l’ultimo saluto. Schivo, tranquillo, dopo una vita di lavoro, era da pochi mesi al settimo cielo per la nascita della sua prima nipotina di cui, come ogni nonno, raccontava con occhi lucidi ogni piccolo gesto. Difficile accettare ciò che ha spiegato nell’omelia Don Davide: parole consolatorie, per chi ha fede, così come toccanti sono state le parole della preghiera di sant’Agostino: “Se mi ami non piangere”, ma nella quotidianità l’assenza fisica delle persone care è una mancanza insostituibile e ciò che dà la forza di andare avanti, soprattutto per la moglie, sarà la certezza dell’amore che gli ha donato fino all’ultimo suo respiro, dopo 40 anni di matrimonio. Mio marito ed io mandiamo un abbraccio affettuoso lassù a Dino, uniti a tutti gli amici della scuola di ballo Le Rondinelle, che ogni domenica sera gli manderanno un saluto guardando la sua sedia vuota.
Ornella Olfi