Ci sono giorni che ti possono regalare delle emozioni inaspettate.
Come di consueto stavo distribuendo New Entry in alcuni negozi nel paese di Presezzo.
Entrando in uno di essi mi sono trovato di fronte un mio carissimo amico di nome Ermanno. La gioia nel rivederlo è stata emozionante anche perchè era da tempo che non ci rincontravamo. Abbiamo praticamente vissuto fianco a fianco nello stesso ufficio per circa un anno e ricordo che già da subito siamo diventati due grandi amici. Poi, anche se ci si promette di non perdersi mai, ognuno di noi ha preso la sua strada e così, a parte qualche saltuaria telefonata, non avevamo più avuto modo di vederci. E così spazio ai ricordi…
Ti ricordi quella volta che mi feci male alla caviglia giocando a pallavolo e tu sei venuto più volte a prendermi in auto per portarmi al lavoro, quella volta che ad un appuntamento ti presentasti tu facendo finta che ero io per non parlare di quella volta che tornando tardissimo a casa mi accorsi di non avere le chiavi per entrare. Preso dalla disperazione ti chiamai, saranno state le 3 di notte e incredibilmente tu mi risposi così venni a dormire sul divano di casa tua… Anche se in poco tempo ne abbiamo passate tante insieme, ci siamo pure trovati a scambiarci i ruoli: io vendevo pubblicità per i tuoi cartelloni stradali e tu vendevi spazi pubblicitari per New Entry.
Ma al di là degli aneddoti ci sono stati momenti di grande amicizia, di supporto nei momenti tristi dove tutto ci sembrava cadere addosso.
E’ proprio vero quello che dicono: un incontro non è mai per caso, ti può segnare per sempre.
E’ questo lo è sicuramente stato. E’ appena iniziato il 2016, il 22° anno di attività di questo giornale e se sono giunto a questo straordinario traguardo, lo devo anche a te che, quel giorno mi hai praticamente obbligato ad iscrivermi alla Camera di Commercio per proseguire questo mio sogno. Ricordo come fosse ieri le tue parole: “Un giorno, quando ti troverai su un letto di un Ospedale per gli ultimi attimi di questa vita terrena, non dovrai chiederti: “Perchè non ho inseguito il mio sogno? Perchè non ho rischiato quando potevo farlo? Quindi vai, insegui la tua meta…”.
Parole di straordinario affetto che hanno convinto il sottoscritto ad intraprendere questa strada, sicuramente impervia, ma che grazie alla passione mi ha permesso di ottenere tantissime soddisfazioni considerando anche la nascita del secondo giornale in provincia di Brescia, ormai giunto al suo 11° anno di vita. Che altro aggiungere se non ringraziare pubblicamente Ermanno per tutto quanto ha fatto per me. Ognuno di noi dovrebbe ricordare tutti coloro che hanno contribuito a rederci felici. Grazie di cuore, Ermanno.
Gianluca Boffetti