Episodi successivi
•Nella notte fra il 24 e il 25 maggio avviene una nuova eruzione esplosiva con emissione di grandi quantità di ceneri e pomici per circa sette ore, accompagnata da uno sciame di terremoti profondi.
•Il 12 giugno alle 19:05, preceduta da varie ore di aumento del tremore armonico avviene una nuova eruzione esplosiva della durata di dieci ore.
•Il 22 luglio una nuova eruzione modifica la tipologia degli eventi: da tale data le eruzioni non avvengono più ininterrottamente per ore, ma a piccoli impulsi intervallati da molte ore di distanza, segno che l’alimentazione di magma sta diminuendo.
•Altre due eruzioni esplosive avvengono il 7 agosto e il 16 ottobre. Dopo l’ultima si forma stabilmente all’interno del cratere un duomo di lava che viene alimentato episodicamente negli anni successivi.
Film
L’anno successivo all’eruzione fu girato negli Stati Uniti un film dal titolo “St. Helens” (distribuito in Italia con il titolo “St. Helens, la montagna della paura” o Uragano di fuoco) che fornisce un resoconto piuttosto realistico dell’accaduto, sebbene alcune parti siano decisamente romanzate. Immancabile la realistica costante di ogni film del genere catastrofico, ossia l’imprevidenza, la superficialità e l’incredulità delle autorità locali di fronte a un disastro annunciato. La pellicola dipinge anche contrasti interni allo staff di vulcanologi presenti sul posto, di cui non c’è attualmente conferma alcuna.
L’eruzione del 1980 ha anche parzialmente ispirato il film Dante’s Peak – La furia della montagna, con Pierce Brosnan. Tuttavia, il vulcano nel lungometraggio è in realtà inventato, anche se viene esplicitamente detto che si trova nelle Cascades. Inoltre, il vulcanologo interpretato da Pierce Brosnan alla fine sopravvive all’eruzione, mentre la figura reale a cui si ispira, il vulcanologo David A. Johnston, morì durante l’eruzione, trovandosi sul versante ovest della montagna quando questa esplose.
Fonte Wikipedia