Congedo parentale a ore
Il congedo parentale potrà essere fruito anche a ore ma, se non regolato dalla contrattazione collettiva, riguarderà solo metà dell’orario di lavoro. Questa la principale novità chiarita dalla circolare INPS n. 152 2015, lungamente attesa, che chiarisce le modalità di richiesta e fruizione del congedo parentale su base oraria come regolato dal DL 80/2015 attuativo del Jobs Act. Nella fase iniziale dovranno essere inoltrate domande separate, con il modello specifico fornito dall’INPS, per ogni mese di fruizione e sarà possibile in casi particolari anche iniziare la fruizione del congedo parentale il giorno stesso della domanda . La presentazione della domanda ( telematica, via Contact Center o tramite Patronati) è possibile già da ora
Aumento Iva: maxi stangata
Carlo Renzi, il presidente del Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), ha affermato che da settimane il Governo parla di tagli alle tasse, in particolare Imu e Tasi, ma nulla si dice sulla copertura che serve per “assorbire” questa riduzione di gettito, in considerazione anche della clausola di salvaguardia contenuta nella scorsa Legge di Stabilità. Si ricorda infatti che è previsto l’aumento dell’Iva dal 22% al 24% a decorrere dal 2016, al 25% dall’1.1.2017 e al 25,5% dall’1.1.2018. Se così fosse l’Italia salirebbe ai vertici dei paesi europei, con l’aliquota Iva più alta, superando Danimarca e Svezia (che hanno aliquota al 25%), e arrivando al secondo posto dopo l’Ungheria (aliquota 27%). Questo comporterebbe una “maxi stangata” per gli italiani, stimata in 791 Euro a famiglia nel 2018 e un calo dei consumi del 2%.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Scaglione e aliquote IRPEF 2015
L’imposta viene calcolata in rapporto all’ammontare del reddito del contribuente, applicando aliquote diverse per scaglioni di reddito, la somma delle imposte dovute sui diversi scaglioni di reddito costituisce l’imposta lorda.
Aliquota
Imposta dovuta sui redditi intermedi (per scaglioni) compresi negli scaglioni fino a 15.000 euro – 23% del reddito
da 15.001 fino a 28.000 euro 27%
3.450,00 + 27% sulla parte oltre i 15.000,00 euro
da 28.001 fino a 55.000 euro 38%
6.960,00 + 38% sulla parte oltre i 28.000,00 euro
da 55.001 fino a 75.000 euro 41%
17.220,00 + 41% sulla parte oltre i 55.000,00 euro
oltre 75.000 euro, 43%
25.420,00 + 43% sulla parte oltre i 75.000,00 euro
Esempio: se il reddito imponibile annuo per il 2014 è di 24.000,00 euro, quindi rientrante nel 2° scaglione di reddito, l’importo dell’IRPEF lorda sarà dato dalla somma di:
15.000,00 euro * 23% = 3.450,00 euro e la parte del reddito imponibile eccedente il limite inferiore del 2° scaglione moltiplicato per l’aliquota corrispondente, ovvero 27% sulla parte oltre i 15.000,00 euro (24.000,00 – 15.000,00 = 9.000,00) = 2.430,00 euro per un totale di 5.880,00.