Salve dottoressa, mi presento subito mi chiamo Rosa e ho 20 anni…non so se posso chiederle un consiglio via email…. Ma ci provo perché sto male. A luglio sono andata al mare e ho conosciuto Fabrizio.
Ha 25 anni e solare e positivo è un ragazzo aperto… Sta di fatto che in dieci giorni ci siamo innamorati, ma non è quella storia estiva che tutti pensano, con lui per la prima volta sono riuscita ad ascoltare e seguire il cuore e non la mente. Sono tornata da lui a Lignano perché fa la stagione…
E ho sempre più la certezza che lo amo.
Però lui è di Potenza e io di Milano… per me la distanza non è un problema perché lui vorrebbe trovare lavoro qua e a settembre inizierebbe la stagione come cameriere… Il problema è mio padre. Lui non capisce quanto è importante per me: dice che mi usa solo per trovare lavoro ma non è così.. A parole non posso dimostrarlo ma giuro: lui ci tiene tantissimo a me!!!
Io sto male perché vorrei che mio padre si fidasse di me e di lui.. o almeno aspettasse a conoscerlo per giudicarlo..
Poi quando lui dice, “non sono d’accordo”, non mi va neanche più di parlare perchè non ha senso. Io so solo che sarei disposta a tutto per noi due!! E’ come quando trovi l’altra metà e ti senti completa.. e intorno a te.. nessuno che ti sostiene. Io sto male perché ci amiamo.. Cosa posso fare con mio padre? Non vuole neanche conoscerlo per telefono.. Spero mi possa aiutare.
Scusi se la disturbo, ma ho trovato il suo indirizzo su New Entry.. Buona giornata e complimenti per i consigli che da.
Buongiorno Rosa, credo che tuo papà sappia bene quanto è difficile e rischioso crescere e vorrebbe indicarti la strada che pensa sia perfetta per te per evitare che tu ti possa perdere in vicoli che non ti appartengono. E sai, la maggior parte delle volte le previsioni dei genitori si rivelano giuste. E la probabilità che un giorno tuo papà ti possa dire “io te l’avevo detto, perchè non mi hai ascoltato?” non è cosi bassa. Però, c’è una cosa che nemmeno i genitori possono prevedere. Nessuno può prevedere cosa scoprirai e imparerai di te stessa da questa esperienza, al di là di come andrà a finire o iniziare. Crescere e diventare adulti significa imparare a conoscersi e capire da soli quale è la cosa giusta da fare (ma giusta per noi, non giusta in assoluto) riuscendo a creare un ottima sinergia fra mente e cuore. E’ un cammino lungo e faticoso, ora la responsabilità è tutta tua. Adesso, che non ti bastano più le risposte degli altri, nemmeno se gli altri sono i tuoi genitori, sei tu che devi rispondere alla domanda “chi sono io?”(da cui poi discendono tutte le altre, fra cui: “chi so amare io?). Vedrai che ce la farai cara Rosa, purtroppo la sofferenza tua e dei tuoi genitori fa parte del gioco, perché non si può crescere senza soffrire, ma un giorno troverai la tua strada e tornerai ad essere serena e sicura delle tue scelte anche quando sarai la sola a sostenerle.
L’unico consiglio che mi verrebbe da darti è quello di non perdere il dialogo con tuo papà, anche quando sembra faticoso, estenuante e inutile perché senti di non essere capita. Confrontarsi, con i tuoi genitori e con altri adulti di riferimento, è un ottima strategia per estendere il pensiero, arricchire le emozioni ed allargare gli orizzonti.
dr.ssa Rita Ghezzi
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