Nell’animo
tenerezza infinita
dolce
sussurrante
per i giorni
che precedevano
la vendemmia
ricca di gesti
di consensi
previsioni.
A mezz’aria
restavano sospese parole
ansiti
sui chicchi maturi scivolano
fra i graspi annidate
rimiravano l’astro morente.
Imberbe
a perdifiato correvo
saziandomi
dell’odore intenso
del colore bruno
degli acini maturi.
Vogliosa la fantasia
che rincorreva peripezie
fitta
copiosa traboccava
strusciante
si faceva gesto comune
ritmo
respiro
assolo.
E tutto era magia
incanto
attesa
gioia eccelsa.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste