Si spingono arroccate,
compresse su pendii
laddove il sole
lascia il suo ultimo richiamo,
inseguono l’ombra del mormorio
delle fresche foglie,
frazioni di paese,
senza apparenti confini, disgiungono.
Non considerano il tempo
come fosse un sogno,
piega d’anima sbiadita,
colore senz’ombra.
Leggermente Calcate una sull’altra
come passi perenni,
in un impeto di contrade,
valutano il buon vicinato.
Senza filo spinato si conoscono,
congiungono distanti per non toccarsi, tenendosi la voce,
uniti per non lasciarsi, non dimenticarsi.
Se sapessero colorare come Dio,
l’ombra si tingerebbe d’azzurro,
come il profumo fugace del giorno.
© Angelo Bonanomi