Spicca dall’ombra una breve scintilla,
sublime grandezza di nube modesta.
La mole impazza nell’onda improvvisa,
rendendo materia quei lampi di luce.
E’ spazio improvviso, stesa la mente,
idea, modello, ingegno, finezza;
è arte, mestiere, metodo o struttura,
vessillo, stendardo, vestito, emblema.
In questi colori mi nutro di vita,
descrivendo un arcobaleno avvinto:
“Come piccolo albero inebriato di luce”.
Senza nascondere nuvole o misteri,
svelo, scopro queste mie rifrazioni,
come fossi specchio di una mano non mia.
© Angelo Bonanomi
