Una graziosa leggenda spiega l’origine dei fili d’oro e d’argento con cui gli abeti vengono ornati. In una lontana notte di Natale, in una casa di campagna con tanti bambini, l’albero era pronto, già ornato di candeline e di palle colorate. Era così bello che anche il cane e il gatto erano rimasti a lungo in ammirazione e i topi avevano messo il musino fuori dalle tane. Anche i ragni che stavano nascosti negli angoli bui della stanza, incuriositi dall’insolito chiarore, vollero rendersi conto di quel che stava succedendo. Si arrampicarono di ramo in ramo, di palla in palla, di candelina in candelina. Sì era un bell’albero, convennero e tornarono soddisfatti ai loro angoli nascosti. La mattina i bambini si alzarono felici e corsero ad ammirare il loro albero. Meraviglia! Non c’erano soltanto le palle colorate, le arance e i gingilli, ma i rami erano ornati da un lungo filo d’oro che faceva brillare l’albero. In quella notte di prodigio anche la bava dei ragnetti si era trasformata in un filo prezioso. Da quel lontano Natale ogni albero si ornò di luminosi fili d’oro e d’argento.