Considera la necessità di compiere una scelta e le difficoltà che questa produce. Aggiungici la ricerca cerebrale e febbrile di ogni singolo possibile elemento utile. Mescolalo con la voglia di viaggiare e con il bisogno di farsi stupire dai luoghi. Tutto ciò al giusto tempo per poter cambiare idea. Cambiare idea sui luoghi, sui corsi, sulle strade, sul futuro. In questa specie di cous cous misto si possono scoprire moltissime cose e giusto per non farvi credere che io sia sempre depressa e riflessiva bla bla bla vi sottoporrò un piccolo elenco. •Se dovete prendere un treno con Cristina, considerate che lei sarà sempre in ritardo. Dunque armatevi del vostro sorriso più convincente e andare dal Capo treno. Se sarete abbastanza convincenti o fortunati, esso ritarderà di ben 7 minuti la partenza del treno per consentire di partire. (E poi ci si chiede come è possibile che i treni siano sempre in ritardo.)
•Milano è bella. E’ bella soprattutto quando c’è il sole. E’ bella quando puoi perderti tra le viuzze del centro. E’ bella quando arrivi in piazza del Duomo e segui i confini della chiesa disegnati dal cielo azzurro. E’ bella negli occhi dei turisti che fanno le fotografie alla Galleria Vittorio Emanuele. E’ bella nelle file infinite di negozi. E’ bella a Parco Sempione quando cercando di riposare ti trovi ad ascoltare i discorsi della coppia di rastoni più improbabili di questa terra perché ascoltano Avril Lavigne e Call me maybe a tutto volume. E’ bella quando in mezzo alla strada compare un vecchio tram oppure quando scopri un palazzo antico tra quelli fatti di vetrate.
•Tutti hanno uno smartphone e lo usano continuamente. Sarà una strana psicosi, ma secondo me tutti stavano twittando qualcosa. Sentivo la presenza nell’aria.
•Ho superato la prova del mio primo sushi egregiamente. Sono molto fiera di me. Diventerà una nuova droga. E’ una certezza.
•Italotreno è il futuro. E’ la concorrenza, è wifi libero perfettamente funzionante, è la pace. E’ oddio. Vi prego, riportatemi su quel treno!
•Bologna è magica. Arrivi in stazione e lo senti. Senti che cambia tutto. Cambia la gente. Magari è soltanto una mia strana suggestione, ma è come se le fatiche si annullassero e rimanesse soltanto un po’ di tempo per sorridere a caso e proseguire il viaggio. Chissà quando ci rivedremo, Bologna cara.
•Non prendete mai gli Intercity. Sembra di stare su una barca. E ho detto tutto.
•I romagnoli sono esattamente come si dice: accento fantastico, modo di fare apertissimo, battuta e sorriso pronto. Splendido. Piadine tutta la vita. Anche questo punto direi che non ha bisogno di essere commentato. Prendetevi del tempo per pensare ad una piadina e mangiatela con il pensiero. Sognate, sognate che fa bene sognare.
•Stellina di plauso ai bagni delle stazioni. Se c’è una cosa su di me che effettivamente non si sa (e forse a nessuno interessa neanche in questo momento, ma tant’è.) è che ho un particolare feeling con le stazioni dei treni. Ho provato molteplici bar, ma da quando ho scoperto le macchinette del caffè con il caffè della Lavazza dentro non c’è storia. Ho provato tutte le opzioni e vincono, tutte. Soprattutto ti salvano in qualsiasi situazione di disagio e impediscono che tu perda il treno mentre cerchi disperatamente un tavolino dove bere il tuo caffè normale in tazzina. No, eliminato, macchinette tutta la vita. Altro locale delle stazione su cui ormai ho una certa esperienza sono i Servizi della toilette. Nettamente migliori rispetto a quelli dei treni. Nota di merito particolare a quelli di Bologna e Mestre che sono stati rimessi a nuovo. Da un lato, lo svantaggio è che ora costano, ma il vantaggio è che sono davvero lustri che ti potresti quasi rotolare sul pavimento senza temere di prendere qualche assurda malattia infettiva. Forse il rischio lo corri lo stesso, ma consideratela una licenza poetica inserita per rendere meglio il concetto. Dunque promozione a pieni voti per caffè, bar e servizi.
Potrei continuare ancora, ma avrò pietà di voi lettori. Mi limiterò ad affermare che in 48 ore ho preso : 1 FrecciaBianca, 1 Intercity, 2 Regionali Veloci, 1 Regionale lento, 1 Italotreno, 2 Autobus, 1 Tram, N metropolitane per un totale di un numero troppo grande di km perché io lo possa calcolare. A questo punto vi chiederete ragionevolmente “Ma a questo punto, avrà deciso cosa fare della sua vita?”. Volete sapere la risposta? Volete saperla davvero?
Ecco. No, non ve lo dirò.
Monica