«Il canone RAI sarà nella bolletta elettrica dal gennaio 2015. Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma con l’intenzione di renderla effettiva già da gennaio dell’anno prossimo».
In realtà, però, i tempi non sono maturi per inserire la misura come emendamento alla Legge di Stabilità secondo quanto si apprende da Palazzo Chigi: «La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone è strategica ma appare improbabile che l’ipotesi di metterlo in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti».
Per il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica Guido Bortoni, nonostante la conseguente riduzione del Canone RAI da 113,50 euro ad una media di 65 euro l’anno, imporre il versamento di una quota di tributo in favore della RAI nella bolletta elettrica porterebbe ad un aumento delle bollette (+20%).
Incentivi Rinnovabili
Per quanto riguarda gli stessi impianti da rinnovabili non fotovoltaiche ammessi dalla rimodulazione, è possibile accedere ad ulteriori strumenti incentivanti previsti dalla normativa vigente in caso di: interventi di potenziamento; interventi di integrale ricostruzione, effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario; interventi di rifacimento totale degli impianti a biomasse di potenza non superiore a 1 MW, se effettuati a partire dal quinto anno successivo al termine del periodo residuo di diritto di godimento all’incentivo originario.
I titolari di impianti da fonti rinnovabili non fotovoltaiche dovranno che vogliano esercitare l’opzione per il regime di incentivazione, devono inoltrare la richiesta entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del DM 6 novembre 2014, quindi entro il 17 febbraio 2015, secondo modalità che dovranno essere definite e pubblicate dal GSE entro il 19 dicembre 2014.
Commissioni Bancomat ridotte solo per tasse e bollettini
Il Consorzio Bancomat si è recentemente impegnato ad apportare un taglio delle commissioni interbancarie del -30% (da 0,10 euro a 0,07 euro), ma è bene precisare: questo “sconto” riguarda solo il Bill Payment, ovvero i pagamenti di tasse e bollettini e non tutte le operazioni bancarie. Confesercenti chiede pertanto l’estensione della riduzione a tutte le operazioni bancarie e non solo ai pagamenti con carta di debito PagoBancomat di bollette e altre fatture commerciali effettuato presso un soggetto incaricato della riscossione dal creditore. Solo così, sottolinea Confesercenti, si potrà dare un reale impulso all’adozione della moneta elettronica, eliminando i rischi e i costi connessi alla gestione del contante. Una considerazione che si fonda sui dati: secondo un sondaggio Confesercenti SWG sulla moneta elettronica, nel 40% si evita di utilizzare bancomat e carte di debito e credito proprio a causa del costo del servizio.