Voto (da uno a dieci): 7
Titolo orig.: Edge of Tomorrow
Nazione: U.S.A. – Anno: 2014
Genere: Azione, Fantascienza
Durata: 113 minuti
Regia: Doug Liman
Cast: Tom Cruise, Emily Blunt, Lara Pulver, Jeremy Piven, Bill Paxton, Charlotte Riley, Kick Gurry, Madeleine Mantock, Jonas Armstrong, Marianne Jean-Baptiste
Produzione: Warner Bros., Village Roadshow Pictures, 3 Arts Entertainment, Translux, Viz Media
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Di pellicole incentrate sulle invasioni aliene (buone o cattive che siano) in soccorso o a danno del nostro pianeta, ne è piena la cinematografia mondiale. Tra X-Men, Godzilla, Transformers e Uomo Ragno che li insegue (soprattutto al botteghino degli incassi), si inserisce, ogni tanto, la consueta visita di una creatura che viene dal profondo dello spazio. E non viene con buone intenzioni. Oggi il mondo è in guerra contro una misteriosa ed inarrestabile forza aliena (un’infestazione mondiale a mo’ di sciame; alcuni a quattro zampe con tentacoli che escono dal corpo, altri che si muovono con incredibile velocità e destrezza). Nessun esercito sembra in grado di fermarla. Milioni di vite umane, coinvolte in questa guerra, continuano a cadere davanti ai “Mimics”; per lo meno fino a quando una recluta della United Defense Force riesce a mettere in atto una sua particolare strategia. A vestire i panni del tenente William Cage è Tom Cruise. Lo conosciamo nelle vesti di un funzionario addetto alle pubbliche relazioni dell’esercito degli Stati Uniti; incarico che ha assunto alla fine della sua carriera di pubblicitario, proprio in occasione del conflitto globale. Non ha mai subito una ferita più grande di un taglio da carta nel suo mondo da impiegato e non sopporta la vista del sangue.
In procinto di unirsi alle truppe della UDF sul fronte della battaglia per lo scontro finale di una guerra ironicamente soprannominata Operazione Downfall, il nostro anti-eroe, non soldato, vigliacco che farebbe qualsiasi cosa pur di estraniarsi dalla lotta, non solo è impreparato. E’ soprattutto terrorizzato.
Ufficiale militare che non è mai sceso in prima linea, sotto minaccia e mal consigliato da un generale a quattro stelle, rimane intrappolato in una situazione decisamente insolita: un loop temporale indotto dagli alieni, all’interno del quale dovrà combattere per la vita (e, in questo film, anche per … la morte).
La situazione insolita in cui Cage si viene a trovare, si innesca fin dalla sua prima giornata (che sembra essere anche l’unica ed ultima battaglia contro gli alieni). Sconfitto in pochi minuti, muore, ma, misteriosamente, si ritrova con la capacità di resettare la giornata, risvegliandosi nella posizione esatta e nel momento esatto della stessa mattina. Confuso, Cage non capisce come mai è l’unico ad essere a conoscenza dei terribili eventi appena accaduti. Tutti gli altri, infatti, sembrano sempre e solo intenti a prepararsi per l’imminente lotta che, inconsapevolmente, non sanno di avere già perso. L’insolita capacità di riportare indietro l’orologio del tempo, lo porta a collaborare con l’unica persona che pare sappia qualcosa della situazione: il Sergente Rita, autentica combattente e tenace guerriera della resistenza, che ha ucciso migliaia di Mimics e che, proprio per i suoi atti di eroismo, è stata incoronata dai media come l’Angelo di Verdun.
Fungerà da mentore per Cage, addestrandolo a diventare soldato forte quanto lei.
Passando attraverso le esperienze che accumula nelle varie lotte dello stesso giorno, Cage impara ad affinare le tattiche e a migliorarsi di volta in volta, cercando di sopravvivere alle battaglie, in vista della definitiva guerra finale. A tenere le redini del nuovo thriller fantascientifico è il regista e produttore esecutivo Doug Liman (quello di Mr. & Mrs. Smith e di Jumper, nonché produttore esecutivo di un paio di capitoli di The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum). Il quale, a sua volta, si è basato su un romanzo dell’autore giapponese di fantasy e fiction scientifiche contemporanee Hiroshi Sakurazaka (il titolo, All you need is kill, è stato tradotto e pubblicato in 12 paesi e adattato in un libro a fumetti in altrettante 15 nazioni). Pellicola dove la struttura della storia e il loop temporale (che torna a ripetersi) sono sviluppati in maniera lineare permettendo al pubblico di entrare, capire le regole e seguire Cage in una progressione rapida e costante dei fatti (anche se rivive più volte lo stesso giorno, Cage non è mai sempre lo stesso poiché il suo comportamento cambia di continuo), Edge of tomorrow è un film sulla guerra e sull’invasione aliena ma non di genere apocalittico. Fotografa, piuttosto, l’immagine di un mondo ancora da salvare, un ambiente non attuale ma che si lascia percepire come ancora familiare. La buona dose di umorismo (il loop temporale viene mostrato, spesso, in maniera divertente; l’orgoglioso Sergente Farell, con le fattezze di un bravo Bill Paxton, che, ogni mattina, supervisiona la Squadra J: una combriccola di disadattati, simile ad una squadra di ex-galeotti, pronta ad andare in combattimento) che, nonostante gli elementi drammatici che ruotano intorno alla storia, genera anche alcuni momenti divertenti, va di pari passo con la riuscita alchimia tra i due protagonisti principali: Cage (Tom Cruise che, ormai, non ha più bisogno di presentazioni) e Rita (la Emily Blunt de Il diavolo veste Prada, Looper, Il mondo di Arthur Newman e I Fantastici viaggi di Gulliver).
Facendoci viaggiare attraverso un paio delle location più famose dell’Europa (un luogo iconico in rovina come il Louvre; l’atterraggio – per la prima volta nella storia del cinema – di un elicottero a Trafalgar Square), il cineasta ci porta in guerra.
Una guerra in cui la posta in gioco è la sopravvivenza stessa dell’umanità.
Una guerra dove un uomo impara a diventare soldato ma anche a diventare l’uomo che deve essere. Una guerra, infine, dove non mancherà il solito profluvio di effetti speciali (esaltati dal 3D e curati dal supervisore Nick Davis al cui merito vanno ricordate pellicole come Il cavaliere oscuro, due Harry Potter, Troy e un paio di Batman).
Insomma, un minestrone (ben cucinato e digeribile) di un po’ di tutto: buoni sentimenti, un pizzico di comicità, un po’ di evoluzione introspettiva e l’immancabile blockbuster di contorno.
Da questo mese UCI Cinemas Curno ha dato il via ad una nuova rassegna speciale dal titolo “ESSAI”. Per chi volesse gustarsi qualche film d’autore, questa è l’occasione per non perdersi pellicole ricercate che trovano poco spazio nelle consuete distribuzioni.
I film vengono presentati tutti i lunedì sera con biglietto di ingresso a 5,00 euro. Di seguito l’elenco delle pellicole in programmazione. Consiglio, comunque, di controllare sempre il sito di UCI CINEMAS per evitare spiacevoli sorprese alle casse in caso di variazione di programma degli ultimi giorni.
LUNEDÌ 17 NOVEMBRE
BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA
Regia: Franco Maresco
Cast: (Sceneggiatura) Franco Maresco, Claudia Uzzo
Nazione e anno: Italia, 2014
Genere: Documentario
Durata: 95’
Il film che avrebbe voluto raccontare il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure dell’impresario palermitano di cantanti neomelodici, organizzatore di feste di piazza, Ciccio Mira.
LUNEDÌ 24 NOVEMBRE
PASOLINI
Regia: Abel Ferrara
Cast: Willem Dafoe, Maria de Medeiros, Riccardo Scamarcio
Nazione e anno: Belgio, Italia, Francia, 2014
Genere: Biografico
Durata: 86’
Le ultime ore di Pier Paolo Pasolini, assassinato a Roma il 2 novembre del 1975.
LUNEDÌ 01 DICEMBRE
PICCOLE CREPE, GROSSI GUAI
Regia: Pierre Salvadori
Cast: Catherine Deneuve, Gustave Kervern, Féodor Atkine
Nazione e anno: Francia, 2014
Genere: Commedia – Durata: 97’
Antoine ha passato i quaranta quando decide bruscamente di porre fine alla sua carriera di musicista.
Dopo aver vagabondato per qualche tempo, trova lavoro come portiere nel palazzo dove abita Mathilde, una donna in pensione, generosa e impegnata nel sociale. Una sera, Mathilde scopre una crepa nel muro del suo salotto e inizia a temere che il palazzo possa crollare. Gradualmente la sua paura si trasforma in un vero e proprio panico e Antoine, che si sente molto vicino a questa donna, teme che possa scivolare nella follia.
Piergiorgio Ravasio