Un astro nascente percorre il mio desiderio d’amare, una frenesia irrefrenabile imprigionata in un muto incantesimo, dove solo una forza prodigiosa riuscirebbe a liberarmi, sospirando aliti d’emozione nell’estasi del grande amore, in sfumature rapite nel cuore… un contatto sensitivo con l’Universo dei sentimenti, un confronto tra l’immaginario credersi uomo e il sapere di esistere in un percorso di vita vera ed intensa, brindando di felicità inebriandomi di linfa effervescente, nel dorato calice di Venere! Le mie membra corporali strappate dalle viscere della terra, allorchè il canto della sirena spaziale si proietta sullo sfondo di un manto stellare, sussurrandomi parole confezionate da rara dolcezza, un regalo per il mio essere che insegue da sempre la bellezza! Sento il fuoco ardere il mio torpore, l’energia vitale che scuote le mie malinconie, per affiorare nei giardini della mia fantasia. Capto messaggi in codice che provengono dalla venerata dea, che funge da catalizzatore per esternare il senso del destino: cogliere d’istinto l’essenzialità della mia personalità, per comprendere ogni dì il sorgere del sole, il quale oltrepassa il dolore e le delusioni, ed illumina codesta mente mia per creare ancora una volta, la poesia! Quando l’amore troverò, l’incantesimo di Venere si spezzerà!
Fabrizio Villa da Ponte San Pietro (Bg)