Tra una lettera in arrivo ed un’email da spedire, tra una telefonata da fare e la fretta di inviare in tipografia la 572^ pubblicazione di New Entry, scorgo tra le miriadi parole presenti in quell’immenso spazio chiamato internet questo commento che rincuora l’anima.
“Il percorso “NewEntry” è una piccola testimonianza di come, anche nello scrivere, si riesca a diventare “adulti”. Sto imparando ad usare lo strumento parola, che da sempre amo moltissimo, declinandolo in una forma differente.
Mi sono messa al servizio di un’altra storia, di tante storie, cercando di individuare e indovinare i sentimenti di qualcun’altro. In un simile processo è naturale che si metta anche del proprio perchè non c’è un articolo che in qualche piccolo angolo non mi assomigli, però restano delle storie degli altri. NewEntry è come se avesse illuminato una piramide dall’alto e ora la luce si stesse irradiando su molte altre cose.
Jù
Carissima Jù, oltre ad impreziosire questo giornale con i tuoi scritti, sei riuscita a cogliere il vero senso di New Entry, quello della condivisione, pronto ad accogliere nuovi scritti da chiunque voglia esprimere un proprio pensiero o condividere un’esperienza, un’emozione. I nostri contenuti spaziano dall’ambiente alla politica, dalla cultura alla poesia, dal cinema alla storia. Ed è importante oggi come oggi approfondire determinate tematiche per non rimanere, come si suol dire, al palo nell’attesa che qualcosa cambi senza aver fatto nulla. Dal’inizio dell’anno compare in copertina la scritta “Vent’anni 1994-2014”, un traguardo che si materializzerà nel mese di settembre ma al di là dei numeri è l’obiettivo raggiunto che mi sta più a cuore: quello di aver permesso a migliaia di persone di scrivere in totale libertà, al semplice piacere di porre e porsi delle domande aiutando ognuno di noi a crescere ed a scoprire una miriade di sfaccettature che la vita ogni giorno ci offre in nome della correttezza, accuratezza e indipendenza dell’informazione. Inutile affermare che è la passione il carburante che muove questa rivista, ma non solo quella dell’editore e dei suoi collaboratori… ma soprattutto quella dei lettori che oltre a leggerci ogni quindici giorni, interagiscono con noi in una sorta di grande famiglia… ognuno con la sua storia, con le sue gioie e dolori.
Concludo il mio spazio ringraziando dal profondo del cuore Jù e tutti coloro che in questi anni hanno voluto contribuire alla buona riusciuta di questo mezzo di comunicazione, semplice nella lettura ma profondo nell’anima.
Gianluca Boffetti