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Ciclismo, tra vecchio e nuovo, le aspettative per la prossima stagione

Ciclismo, tra vecchio e nuovo, le aspettative per la prossima stagione
Ci eravamo lasciati con il trionfo di Joaquim Rodriguez a Lecco, con il crollo di Vincenzo Nibali qualche ora prima e con il rammarico, l’ennesimo, di Alejandro Valverde. Durante quest’inverno ne sono successe di cose nel ciclismo: trasferimenti, chiusura di alcune squadre, casi di doping che riaffiorano insieme agli istinti suicida dei colpevoli. La musica però non sembra cambiare: il Team Sky comincia la nuova stagione con l’obiettivo fisso di riportare Chris Froome sul gradino più alto del podio dei Tour De France. Quest’anno non ci saranno i due più pericolosi nemici dello scorso anno, Nairo Quintana (Movistar) e Rodriguez (Katusha), dirottati a un Giro povero di altri big, ma ci sarà un Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) con sete di vendetta dopo il quarto posto dello scorso anno e che si ritroverà Bjarne Riis in ammiraglia, con il quale vinse il Giro 2011 (poi ritirato in seguito alla positività poco più che nulla) e la Vuelta 2012 dopo la squalifica, ma con il quale visse anche il tracollo alla Grand Boucle 2011, dove finì quinto staccandosi dai migliori nell’epica tappa del Galibier. Altro avversario degno del keniano bianco sarà Vincenzo Nibali (Astana), l’unico italiano che finora è in grado di competere agli alti livelli del ciclismo. Il messinese arriva da una stagione fantastica, coronata dalla vittoria al Giro D’Italia e dal secondo posto alla Vuelta a Espana dopo un inarrivabile Chris Horner, oltre al quarto posto che sa di pura beffa ai Mondiali di Firenze. Per quanto riguarda il Giro invece, è quasi sicura la presenza dei due cugini irlandesi Daniel Martin (Garmin-Sharp) e Nicolas Roche (Tinkoff-Saxo), data la partenza da Belfast, con il primo reduce dalla vittoria alla Liegi e il secondo protagonista di una bella top ten alla Vuelta. Occhio anche a Michele Scarponi, che dopo il Giro vinto a tavolino nel 2011 e due podi sfiorati successivamente, affronterà la Corsa Rosa con la sua nuova maglia, quella dell’Astana, per prepararsi al meglio al lavoro da gregario di lusso che gli spetterà in Francia per Nibali.
Per le volate ci si attende una conferma da Marcel Kittel (Giant-Shimano), che dopo il poker al Tour 2013 non deve deludere le aspettative di chi lo ritiene più forte di Mark Cavendish (Omega-Quickstep). I risultati si sono visti in questo inizio di stagione, con tre vittorie in tre volate al Dubai Tour.  Tocca a Cannonball zittire tutti i criticatori, dopo un’annata che comunque l’ha visto alzare le braccia al cielo più di quindici volte, di cui cinque al Giro e due al Tour. Inoltre ci si aspetta il salto di qualità da John Degenkolb (Giant-Shimano), vincitore della Paris- Tours 2013 e di altre semiclassiche di fine anno, ma poco incisivo quando conta (solo una vittoria al Giro, a Matera in una volata atipica) e da Alexander Kristoff. Il norvegese della Katusha arriva da buone prestazioni, ma manca ancora il colpo di pedale che lo porti a competere per qualche vittoria importante e non accontentarsi di semplici piazzamenti. In cerca di riscatto sono Thor Hushovd (Bmc) e Tyler Farrar (Garmin-Sharp). Il primo viene da una stagione decisamente problematica, dove il massimo momento di forma l’ha raggiunto con due vittorie di tappa al Giro Di Polonia, mentre lo statunitense, dopo logoranti piazzamenti alla Vuelta, ha lanciato la sfida della stagione: tornare ad essere colui che riusciva a conquistare una o due tappe in un Grande Giro e che riusciva a competere nelle classiche del pavè (quinto al Fiandre nel 2010). Parlando di corse da un giorno, ci si aspetta una battaglia a colpi di pedale per il pavè tra Fabian Cancellara (Trek) e Peter Sagan (Cannondale). Il primo si è regalato Fiandre e Roubaix nella scorsa stagione, lo slovacco si è preso la Gand- Wevelgem. Il treno di Berna ha poi disertato il Tour, per tornare alla Vuelta dove ha vinto nella cronometro, seppur vallonata, e conquistare un terzo posto nella prova contro il tempo dei Mondiali, dove in linea ha conquistato un decimo posto poco soddisfacente. Sagan è invece riuscito a conquistare per il secondo anno consecutivo la maglia verde della classifica a punti al Tour de France e ha poi vinto il GP de Montreal, fallendo miseramente alla prova in linea dei Mondiali e nel finale di stagione, comunque mostruosa se si pensa alle 22 vittorie conseguite. Attenzione a un Tom Boonen che vuole vendetta dopo un’annata condizionata da vari infortuni. Sulle còte delle Ardenne le sorprese potrebbero essere rappresentate da un Carlos Betancur ancora troppo discontinuo e da un più ragionevole e completo Marcel Kwiatowski. Il polacco della Omega-Quickstep ha dimostrato di saper vincere in salita e di sapersi difendere anche in salita e in volata, oltre ad aver conquistato il Trofeo Serra de Tramuntana giusto qualche giorno fa.
Tra gli italiani che potrebbero ben figurare nella stagione non  si può non citare Diego Ulissi (Lampre), che ha concluso la stagione con le vittorie alla Milano-Torino e al Giro dell’Emilia, e che ha cominciato il 2014 con una tappa e il terzo posto nella classifica generale del Tour Down Under, dietro a due campioni esperti come Simon Gerrans (Orica) e Cadel Evans (Bmc). Occhio anche ai bergamaschi Davide Villella (Cannondale), neopro’ che ha avuto il coraggio di vincere il Piccolo Giro di Lombardia, il Giro della Valle d’Aosta e, tra i professionisti come stagista, di arrivare terzo al Giro dell’Emilia, e Gianfranco Zilioli, che alla seconda prova da stagista dell’Androni Venezuela ha conquistato il GP Industria e Commercio di Prato davanti a gente come Joaquim Rodriguez e Luca Paolini (Katusha), per citarne alcuni. Atteso al salto di qualità è Sacha Modolo. Il trevigiano è passato dal piccolo mondo della Professional Bardiani CSF all’immensa Lampre-Merida, e i risultati si sono visti da subito, con il velocista che ha conquistato tra gennaio e febbraio l’ultima tappa del Tour de San Luis (davanti a Peter Sagan), il Trofeo Palma e il Trofeo Migjorn in due giornate consecutive. Tra i neoprofessionisti il più atteso è senza dubbio Matej Mohoric. Lo slovacco, capace di vincere nel 2012 a Valkenburg i Mondiali di categoria juniores e lo scorso anno a Firenze quelli di categoria under 23, è la scommessa della Cannondale per questa stagione, come fosse un nuovo Sagan. Da tenere d’occhio anche Julian Alaphilippe (Omega-Quickstep), francese incredibile nelle discese e che si difende in salita e a crono, e che al Mondiale ha fatto scintille, così come Jasha Sutterlin, approdato alla Movistar, che è un ottimo cronoman che si comporta bene anche in volata.
Carlo Chiesa

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