Io amo la sabbia, la spiaggia, il deserto. Adoro la sabbia nelle mie mani. Toccarla, carezzarla, farla un poco volare, giocarci con le dita, fingermi clessidra, oppure spianarla, disegnarci sopra e scriverci pure una storia infinita. Anche sotto i piedi l’adoro, mi par di trovarmi su morbida polvere d’oro. Mi sarebbe piaciuto esser granello; mi sarebbe bastato. Minuscolo, con tanti mischiato, dall’acqua e nel vento lievemente portato. Ed invece son sasso. Un piccolo sasso, neppure quadrato e nemmeno rotondo. Già!
Non son neanche perfetto, ma tondo abbastanza per essere mosso, rimosso e scalciato. Son piccolo tanto, e rotolo spesso; Neppur sono pesante, poca acqua od il vento mi sanno spostare. Forse un bimbo mi scambiò come bilia, o forse una bimba mi fece forare, per in collana potermi infilare. Mi basta pensarlo, immaginarlo. Mi basta pensare che un giorno, non troppo lontano, tutto saprò; da dove provengo, dove son destinato, oppure sentir d’esser stretto in un palmo di mano.
Gabriella Masoni