Bombay, oggi nota ufficialmente come Mumbai, è la più grande città dell’India e capitale dello stato di Maharashtra. In origine era una conglomerazione di 7 isole lungo la costa del Konkan che furono congiunte fra loro tramite la costruzione di dighe. Si formò così la Grande Bombay la cui popolazione attuale è stimata intorno ai 17 milioni (anno 2005). Bombay è la sesta città al mondo per numero di abitanti. È anche uno dei più grandi porti dell’India e di fatto la capitale economico-finanziaria del paese oltre che principale porta d’accesso per i visitatori provenienti dall’estero. Ha un carattere cosmopolita ed eclettico simbolizzata dalla presenza nella sua area metropolitana di stabilimenti cinematografici e studi televisivi noti con il nome Bollywood.
Storia
Sebbene l’arcipelago dove sorge l’odierna Bombay fosse noto fin dall’antichità, la storia della città prende il suo avvio nel 1498, anno in cui i Portoghesi, già installatisi nel vicino Gujarat presero possesso delle isole. Essi vi costruirono un forte e qualche chiesa nel caratteristico stile manuelino, una delle quali è oggi ancora visibile. Nel 1661 Caterina di Braganza sposò Carlo II d’Inghilterra cui portò in dote il territorio. Nel 1668 le isole furono affidate alla Compagnia delle Indie Orientali che vi costruì le prime infrastrutture portuali e il Forte. Fu allora che vennero costruite dighe con l’intento di strappare terra al mare, un processo che si è protratto fino al 1960. Nel XIX secolo si sviluppò l’industria grazie soprattutto allo spirito imprenditoriale della comunità dei Parsi ed altre provenienti dal Gujarat. Le fabbriche attrassero forze di lavoro provenienti dai 4 angoli dell’India. Furono queste ondate migratorie a conferire alla città il suo attuale carattere cosmopolita. Fu sempre a Bombay che nacque l’Indian National Congress destinato a svolgere un ruolo predominante nell’acquisizione dell’indipendenza. L’alto costo della mano d’opera comportò dal 1980 in poi la chiusura di molte fabbriche, soprattutto di quelle che operavano nel tessile. Bombay attraversò un periodo di declino da cui uscì agli inizi del XXI secolo, reinventandosi come un centro di servizi. Sempre a partire dal 2,000 si cercò di migliorare la rete dei trasporti urbani, un’impresa immane i cui lavori sono ancora in corso.
Non c’è molto da vedere nel senso turistico del termine, essendo Bombay una città di recente costituzione. I luoghi di maggior interesse sono tutti concentrati a Bombay/Sud. L’unica testimonianza dei tempi più antichi è costituita dalle grotte e dai templi scavati nella roccia di Elephanta, Kanheri e Mahakali, tre destinazioni facilmente raggiungibili da Bombay. Gli edifici più rappresentativi del periodo coloniale sono l’arco di trionfo noto come Gateway of India, la stazione di Victoria Terminus in stile neogotico ed altri edifici amministrativi nella zona del Fort (Bombay/Sud) tutti nello stile eclettico di moda in epoca vittoriana. Tra i musei e le gallerie d’arte spiccano il Prince of Wales Museum e la National Gallery of Modern Art, entrambi dislocati a Bombay/Sud . Mumbai ha qualche spiaggia ma nessuna è apprezzabile essendo il mare non pulito. Le più decenti si trovano nel distretto di Nord ovest mentre “Chowpatty”, la spiaggia del centro è, per tradizione, l’area adibita al passeggio domenicale, come mostrato dalla foto a fianco e sicuramente vale la pena vederla se si capita a Bombay durante un fine settimana. Bombay è una giungla di cemento e le aree verdi sono limitate ma è l’unica città dell’India a vantare un parco nazionale entro i suoi confini. Il Sanjay Gandhi, noto anche come Borivali National Park, si estende ai limiti settentrionali della città e al suo interno sono situate le antiche grotte scolpite di Kanheri.
I mercati all’aperto costituiscono un’attrazione turistica in sè, anche se sempre estremamente affollati. Arte moderna – Una volta conquistata l’indipendenza, gli Indiani si dedicarono con zelo a cancellare ogni traccia del loro passato periodo coloniale ma nessuno degli edifici costruiti dopo il 1947 poteva competere in grandezza e splendore con quelli lasciati dagli antichi dominatori. Le costruzioni più recenti sembrano essere meno banali con un occhio di riguardo all’estetica e, sebbene non si distinguano da quelli costruiti ovunque nel mondo, meritano almeno uno sguardo. Luoghi di culto – Bombay ha templi di ogni culto oltre a chiese, moschee, sinagoghe che riflettono la varietà religiosa dei suoi abitanti. Una curiosità può essere la chiesa portoghese di Dadar dall’inconfondibile stile manuelino.