I ricercatori della Monmouth Archaeological Society hanno scoperto in Galles i resti di un’antica struttura di legno, probabilmente un ponte che conduceva ad un’isola artificiale. Una prima, approssimativa datazione collocherebbe il ponte tra i 6.500 e i 3.000 anni fa.
“E’ un vero mistero” spiega Steve Clarke, presidente e fondatore della Società Archeologica di Monmouth, una città nota per le sue ricchezze archeologiche. “Qualunque cosa sia, non ha precedenti. Potrebbe essere del tutto unico. E’ enorme e presumibilmente preistorico, ma non abbiamo idea di cosa possa essere, non sappiamo quanto sia vecchio e nemmeno quanto sia lungo”.
Clarke ed il suo team hanno scoperto ciò che resta di tre enormi travi di legno, affiancate l’una all’altra, sulla riva di un antico lago la cui acqua è ormai stata sostituita, secoli fa, da terra e fango. “Sono in contatto con diversi specialisti, e tutti dicono che non hanno mai visto qualcosa di simile”.
Inizialmente, l’ipotesi sulla natura di queste assi era che fossero travi utilizzate per edificare le fondamenta di una casa, ma sono risultate troppo grandi per essere utilizzate a questo scopo. Una tipica trave per le fondamenta, infatti, era larga circa 30 centimetri, mentre questi elementi in legno sono larghi oltre 1 metro e lunghi almeno 15. La lunghezza delle travi non è ancora stata definita, dato che gli archeologi stanno continuando a scavare, ma secondo Clarke potrebbero essere tronchi d’albero tagliati a metà della loro lunghezza.
“Un’altra cosa che colpisce, e che potrebbe essere rilevante, è che i tronchi sembrano essere allineati con il centro del lago” continua Clarke, suggerendo che la struttura possa essere stata il passaggio verso un’isola artificiale costruita nel bel mezzo del lago. “Anche se fosse un passaggio verso un’affioramento nel lago, è comunque enorme”.
E’ ancora impossibile stabilire se il ponte sia stato costruito quando il lago era ancora pieno d’acqua, o in un momento successivo, quando il fango lo riempì, infiltrandosi anche tra le fessure delle travi; ma la prima datazione ci riporta ad almeno 3.000 anni fa, nell’Era del Bronzo. Sotto ai tronchi, infatti, i ricercatori hanno scoperto i resti di pietre annerite dal fuoco e di un trogolo, un recipiente di pietra in cui i nostri antenati del tempo usavano gettare pietre per far bollire l’acqua.
“La scoperta di questo sito così insolito, in un’area di sviluppo abitativo vicino a Monmouth, è molto interessante” afferma il portavoce del Servizio Storico-Ambientale del governo gallese. “Stiamo monitorando da vicino la situazione. A questo punto la data e la funzione della struttura sono ancora sconosciute, nonostante le speculazioni. Solo ulteriori scavi potranno chiarire cosa rappresentino esattamente”.
Secondo Clarke, la struttura non sarebbe collocabile nell’Età del Bronzo, ma posteriormente, nell’Era del Ferro, ma la datazione sarà certamente materia di dibattito. Datare i resti dei focolari può fornire l’età massima della struttura, mentre l’argilla potrà fornire una datazione sicuramente posteriore alla costruzione del ponte, dato che si è depositata dopo il posizionamento delle travi.
“Ora abbiamo anche del carbone prelevato dal fondo delle fessure tra i tronchi. Con un po’ di fortuna ci restituirà una data più precisa”.