Bia la sfida della magia, può essere considerata la prima capostipite di tutte le maghette e streghette dei cartoni animati giapponesi: Magica Doremi, Sailor Moon, Ransie, Magica Emi ecc… La serie Bia la sfida della magia (titolo originale “ajokko Meg Chan”) è stata realizzata nel 1974 dalla Toei Animation e venne trasmessa per la prima volta in Italia nel marzo del 1981, su Rai Due per un totale di 72 episodi, uno più divertente dell’altro. Da segnalare la famosissima e indimenticabile sigla “Bia la sfida delle magia” cantata da “I Piccoli Stregoni” e scritta da Andrea Lo Vecchio: “B E A, B E E BA BE…”. E’ la storia di Bia, una giovane strega di quindici anni proveniente dal Regno della Magia, che viene mandata sulla terra insieme alla sua rivale Noa per una gara di magia. La vincitrice delle due verrà incoronata regina del Regno delle Streghe e il loro compito sarà quello di apprendere il maggior numero di informazioni sui comportamenti degli esseri umani. Atterrata sul nostro pianeta con un piccolo ombrellino (stile Mary Poppins), Bia si dimostra subito una strega combinaguai, in quanto cade proprio sopra un poliziotto, suscitando le sue ire. Bia viene accolta dalla famiglia Giappo, ma l’impatto non è dei migliori, in quanto da subito i piccoli figli dei coniugi Giappo si dimostrano ostili e dispettosi nei suoi confronti e lo stesso signor Giappo è molto diffidente. A questo punto interviene la signora Giappo (in realtà l’ex strega Mami), l’unica a conoscere la vera identità segreta di Bia, che con un sortilegio altera la mente dei suoi familiari e fa credere che Bia sia una figlia ritornata fra loro, dopo un lungo viaggio all’estero. Bia si ritrova così ad avere due piccoli fratellini acquisiti: Apo e Rabi. Apo è una bambina di sei anni amante degli animali, ma anche molto dispettosa, Rabi è un ragazzetto di circa 10 anni, spesso molto antipatico e pestifero. Dall’aria apparentemente innocente, Apo al momento opportuno, sfodera un grosso martello di gomma che colpisce sulla testa di coloro che osano farle del male (Rabi ne sa qualcosa…). Sia Apo che Rabi vogliono molto bene a Bia, che considerano la loro sorella maggiore. All’inizio il primo contatto con Apo e Rabi non è stato certo dei migliori, infatti stanca delle provocazioni di Rabi, Bia reagisce minacciandolo, cosa che non piace al signor Giappo che le molla un sonoro ceffone. Bia si allontana da quella casa triste e amareggiata per non riuscire a capire lo strano comportamento degli esseri umani e si rifugia presso una spiaggia ad osservare il mare. A questo punto compare la strega Noa, la sua rivale che con un sortilegio la fa inghiottire dalle onde del mare. Bia a sua volta con una magia, trasforma i fiori in un salvagente, ma Noa si dimostra una strega molto potente e altera quei fiori in chiodi, che bucano il salvagente. Per fortuna viene salvata dal signor Giappo, che pentitosi del suo comportamento, nei confronti di Bia, va a cercarla e la trova esanime vicino alla spiaggia. Bia viene curata e accudita amorevolmente dalla famiglia Giappo, che piangendo per lei le dimostra tutto il suo pentimento e l’amore nei suoi confronti. E’ a questo punto che Bia inizia a capire e ad affezionarsi agli esseri umani. Durante le prove di magia, Noa la rivale di Bia viene protetta dal Kiran, una vecchia strega un tempo rivale di Mami. Quest’ultima decise di abbandonare il regno delle streghe, per sposarsi ed amare per sempre un uomo mortale. Noa è una coetanea di Bia, dal carattere freddo e calcolatore, che disprezza gli esseri umani e ambisce ad arrivare al trono sfruttando qualsiasi mezzo. Bia e Noa vengono iscritte anche alla stessa scuola e qui scattano le prime invidie e rivalità in amicizia e in amore con i compagni di scuola. Bia diventerà amica della timida Roca, mentre Noa stringerà amicizia con il malefico e imbranato Boss. Grazie alla sorellina Apo, Bia conoscerà Dany Hamilton, un biondo tennista che si innamora di lei. Inizialmente gli atteggiamenti di Dany nei suoi confronti appaiono molto strani, ma fra i due nascerà un romantico sentimento, purtroppo breve, perché il ragazzo sarà costretto a partire per seguire suo padre. Bia imparerà il significato dell’amore fra due ragazzi, anche grazie alle spiegazione del suo padre adottivo, il signor Giappo. Durante le sfide di magia, Noa si dimostra essere una strega fortissima ed insuperabile, anche grazie alla pietra magica posta sulla fronte che le conferisce un enorme potere. A complicare ulteriormente i piani di Bia c’è anche Ciosa, un mago guardiano maldestro, inviato dal Regno delle Streghe per arbitrare la sfida fra le due streghe, ma che a causa della sua inettitudine, finirà sempre per creare dei grossi guai ad entrambe le contendenti al titolo di regina. Ad aiutare (si fa per dire!) Ciosa nel suo lavoro ci pensano la gatta siamese Furufù ed il corvo Cracra, entrambe antipatici e inbranati che nel tentativo di fare qualche dispetto, finiscono per combinare un mare di guai al loro capo Ciosa. Ad ogni modo, Bia nell’uso della magia, non è da meno della sua rivale Noa; grazie al suo ciondolo a forma di cuore e alla parola magica “scialanda” che pronuncia baciandosi le dita, riesce sempre a ottenere l’effetto magico desiderato che le consentirà di guadagnare punteggio, nei confronti di Noa. Nel corso delle puntate Noa imparerà ad apprezzare gli esseri umani e si dimostrerà un’avversaria leale, salvando Bia e i suoi amici in più di un’occasione, come quando affronteranno la terribile strega Sanda, invidiosa delle giovani streghe per essere stata cacciata dal loro regno. Alla fine della serie sia Bia che Noa otterranno un risultato di parità e dovranno ritornare sulla terra. Purtroppo la seconda serie non è stata mai realizzata e ha lasciato con l’amaro in bocca parecchie fans di Bia, che aspettavano il seguito delle puntate. Pazienza, non è mai troppo tardi per sperare in un seguito! Bia la sfida della magia è copyright © Toei Animation, Makihorita, Satori Inoue e degli aventi diritto, i nomi e le immagini vengono qui utilizzati esclusivamente a scopi conoscitivi e divulgativi.