Sánchez vive a Madrid ed ha raggiunto la fama mondiale con il bestseller Il profumo delle foglie di limone, vincitore del premio Nadal, in vetta alle classifiche di vendita per oltre un anno. Ha pubblicato alcuni romanzi inediti in Italia, ma tradotti in molti altri paesi ed ha vinto il Premio Alfaguara nel 2000 con Últimas noticias del paraíso. La storia è ambientata a Las Marinas, un luogo di villeggiatura spagnolo, si svolge nell’arco di otto giorni ed è raccontata dal punto di vista dei due personaggi principali: Julia e Felix. Julia è una donna estroversa, istintiva e fantasiosa che lavora presso un grande albergo, Felix, al contrario è un uomo razionale, “quadrato”, un avvocato che lavora presso un’assicurazione con il compito di smascherare eventuali frodi. A seguito di un furto avvenuto nell’hotel di Julia, durante le indagini, hanno modo di conoscersi, iniziano a frequentarsi e dopo una breve relazione si sposano. Sono passati sei mesi dalla nascita del figlio Tito e lei si sente sempre più assonnata ed affaticata dalla routine quotidiana per cui il marito programma una vacanza al mare. La sera dell’arrivo a Las Marinas Julia si accorge di aver dimenticato il latte in polvere e nell’andare alla ricerca di una farmacia si perde nelle strette viuzze tutte uguali del luogo. Non rincasa, la stanchezza la opprime, l’angoscia di essersi persa le toglie lucidità, non capisce come possa trovarsi in macchina senza soldi, documenti e cellulare, in piena notte, in un posto isolato e silenzioso dove le arriva solo la voce del vento che soffia dal mare. Da qui iniziano le sue peripezie alla ricerca del residence dov’erano alloggiati e di un telefono per avvisare il marito che non sentirà mai squillare il suo cellulare. Un’avventura che la vedrà protagonista di una vita parallela che scorre nella sua mente e nella quale compierà azioni ed assumerà comportamenti, dettati dalle necessità incalzanti, completamente estranei alla sua personalità; sarà una riscoperta di se stessa e di ciò che veramente conta nella vita.
Felix riceve una telefonata dalla polizia locale; Julia ha avuto un incidente stradale, ha subìto un trauma cranico ed è ricoverata in coma presso l’ospedale locale. La sua dote organizzativa gli facilita la gestione del figlio nella situazione incombente e si reca in ospedale. Qui viene informato che lo stato soporoso della moglie potrebbe durare pochi giorni o mesi, tutto dipende dalla sua volontà di “tornare” ed anche dagli stimoli esterni che riuscirà a percepire.
Dopo alcuni giorni passati al capezzale della moglie senza alcun esito si costringe a chiamare la suocera (con la quale non avevano uno stretto legame) e si organizzano in turni per evitare di portare il bambino sempre in ospedale. Durante le notti passate accanto al letto di Julia ha modo di analizzare il suo rapporto con lei; ora che deve fare delle scelte per la guarigione della persona che ama tutte le certezze che hanno caratterizzato il suo vissuto sembrano abbandonarlo. Nel buio di quella stanza, guardando il cielo stellato, inizierà ad ascoltare quelle che sono le sensazioni che il suo corpo e la sua mente gli trasmettono ma che la sua razionalità non gli ha mai permesso di cogliere prima e, anche se incerto sulla decisione da prendere, per facilitare la sua guarigione farà la scelta che crede più giusta per lei, anche se ciò comporterà sofferenza.
Cosa dirvi di questo romanzo molto intimistico dove l’autore, narrando una storia poco verosimile, mette a nudo i sentimenti, le ansie ed i segreti dei suoi personaggi; non è certo un libro da ombrellone, anzi all’inizio ho dovuto mettere a prova tutta la mia costanza per non abbandonarlo ed andare avanti, poi, ad un certo punto, non so per quale alchimia, mi sono sentita coinvolta nella loro introspezione, al loro modo di reinventarsi come coppia dopo aver messo a nudo il loro passato.
Una riflessione sull’esistenza di ogni giorno e di come reagisca la nostra mente e la nostra coscienza.
Gaboardi Angela