“Colui che non rispetta la vita, non la merita” (L.da Vinci) Quante volte mi hanno fatto questa domanda, dal giorno stesso in cui ho sentito che era la cosa migliore da fare, la scelta della mia vita di cui sono più orgogliosa, che non cambierei mai per nessuna ragione. All’inizio cercavo di spiegare a tutti che mangiare qualcosa che, come me, era stato vivo era sbagliato, ingiusto, crudele ma mi rendevo conto che le mie risposte non erano capite, era per la gente, scusate il termine, “ignorante”, solo una moda. Ci sono tante varianti d’essere vegetariani e soprattutto molte motivazioni, io mi sto riferendo ora alla scelta di non mangiare né carne né pesce per un motivo etico, tralasciando il fatto non irrilevante che le diete iperproteiche, caratterizzate da un’alimentazione carnivora, sono tra le cause principali di numerose malattie dell’uomo. In latino “vegetus” voleva dire “sano”! E i nostri cari antichi, grandi personaggi, spinti da considerazioni morali lo sostenevano: Pitagora scrisse “…la terra offre una grande quantità di ricchezze, che non provoca spargimento di sangue né morte…”, Lucrezio criticava i sacrifici in onore degli dei, Plutarco evidenziava la questione centrale del problema, “Per un pezzo di carne l’uomo le priva del sole, della luce, della durata della vita, alla quale hanno diritto per il fatto di essere nate”. Una cosa che mi fa molto ridere, perché mette a fuoco le limitazioni della mente umana, è la classica domanda:”Ah si, sei vegetariana? Ma allora mangi solo insalata?” Niente di più banale e insensato, io non mangio insalata, è l’unica verdura che non mi piace! Vi assicuro che non potreste nemmeno immaginarvi quali ricette possano essere create con un po’ di fantasia: piatti gustosi, nutrienti con l’uso di prodotti che il consumismo estremo di oggi ci sta facendo dimenticare. Ci sono cereali antichi, legumi energetici e verdure di mille colori, ricchi di sostanze utili al nostro corpo che i nostri figli non conosceranno mai, perché finché la nostra mente si sposta dal televisore al supermercato senza aprirsi nuove strade, nuove alternative, non saremo mai veramente liberi di scegliere, ed è proprio la libertà che ci porta ad essere migliori. E poi smettiamola di essere così attaccati al concetto della salute, come se questa dipendesse dal medico e dalle farmacie, la salute ce la costruiamo noi giorno per giorno, a tavola mangiando con la mente e non solo con lo stomaco, pensando a quanti prodotti la nostra terra è in grado di offrirci e quanti in realtà ne consumiamo, non facciamoci limitare ed incanalare negli standard commerciali! Il commediografo G.B.Shaw iniziò ad avvicinarsi al vegetarianismo a 25 anni ma i medici gli predissero che quella dieta lo avrebbe ucciso. Dopo molti anni, qualcuno gli chiese come mai non fosse tornato da quei medici, egli rispose: “Avrei voluto farlo, ma il fatto è che loro sono tutti morti!”. Potrei stare a citarvi tutti i nomi di vegetariani famosi, e sono davvero tanti, non per assicurare che siccome lo hanno fatto loro lo dobbiamo fare anche noi, ma per farvi notare che il non mangiare carne è più vicino a quanto si pensi al progresso spirituale cui aspirava Gandhi. E tra questi personaggi ci sono moltissimi sportivi che secondo me hanno molto a cuore il loro stato di salute, poiché con il corpo ci lavorano e altri che diventano vegani in preparazione di una gara. Non ho voluto scrivere queste parole per attuare una conversione, perché ci si deve guardare dentro e non farsi convincere dalle motivazioni di un altro, però spero che con il tempo la gente impari per lo meno a capire e a rispettare questa scelta anche se non la condivide.