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50 sfumature di bellezza

Oggi camminavo per strada guardando le persone e, in particolare, la loro bellezza: non tanto quella evidente degli anni giovanili, ma quella profonda e unica raccontata dai segni del tempo.
Come diceva Anna Magnani al suo truccatore: “Non togliermi le rughe, ci ho messo una vita a farle”. Ecco, quella bellezza lì mi piace. Fatta di imperfezioni, di vita sedimentata nelle pieghe dell’anima e del corpo. Bellezza che racconta la sua storia, di come è arrivata fin lì.Ci sono bellezze che sanno di accettazione, di pacificazione con se stessi e con la vita; ci sono bellezze che sanno di lotta, di fatica; bellezze stanche; bellezze arrabbiate. Ci sono bellezze rassegnate che mettono un po’ di tristezza, bellezze sperdute… Sono affascinato dai volti e da come le persone si muovono, come camminano: esprimono un po’ della loro vita, accennano a chi sono. Incrocio  una giovane donna elegante, perfettamente truccata e senza un capello fuori posto. La vedo avanzare alla ricerca di un difficile equilibrio sui tacchi alti. Cammina rigida, tutta d’un pezzo; si tocca più volte i capelli per accertarsi che stiano al loro posto, è concentrata sull’apparire al meglio, anche se l’effetto che ne deriva è un po’ disarmonico. Mi fa tenerezza, mi richiama altre fasi della vita. Io cammino veloce, ben saldo con i miei pensieri per la testa e mi sento libero. Libero nei miei 41 anni, libero di portare in giro le mie imperfezioni, quelle del corpo e quelle dell’anima. Libero di prendermene cura con l’amorevolezza e l’impegno di cui sono capace. Non sempre mi sento così… ma oggi vado nel mondo con leggerezza e gravità, e sono quasi felice in mezzo a così tante sfumature di bellezza. Ma ad un tratto mi volto e, immaginando scene ad occhi aperti, vedo un ragazzo colpito a tradimento con una bottiglia che cade esamine a terra, una ragazza che fugge da un uomo (forse è suo marito) che la vuole colpire, un bambino che piange ai bordi della strada perchè ha scoperto che qualcuno si è introdotto in casa sua ed ha ucciso i suoi genitori. Persone senza alcuna vergogna che compiono atti di violenza indescrivibili davanti agli occhi di bambini senza alcun pudore… Mentre le sfumature di bellezza le devi scorgere, osservare, ammirare… quasi come se fossero nascoste per vergogna quando dovrebbero essere frutto di orgoglio di ognuno di noi.
Facciamo in modo che abbiano il sopravvento su ogni male, che siano esempio di sacrificio, amore, affetto, rispetto… per fare ciò, mostriamole fieri a chi ci sta attorno in mezzo alla gente….
Concludo questo mio intervento con una citazione che ho trovato per caso e che mi ha affascinato:
“Dentro è come se tu fossi diventato un pezzetto di terra, dove tutto ciò che cade, sia pure il frammento più piccolo, la cosa peggio riuscita, sozzura o rifiuto, deve trasformarsi uniformemente in nutrimento per il seme che vi è piantato. E allora poco importa se da principio sembra un mucchio di spazzatura rovesciata sull’anima: tutto diventerà terra, diventerà te.”

Gianluca Boffetti

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