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50 anni fa

28 giugno 1969

Storia d’amore – Adriano Celentano
Pensando a te – Al Bano
Non credere – Mina
Acqua azzurra, acqua chiara – Lucio Battisti
Parlami d’amore – Gianni Morandi
Viso d’angelo – Camaleonti
Sole – Franco IV e Franco I
I want to live – Aphrodite’s Child
Lisa dagli occhi blu – Mario Tessuto
Tutta mia la citta` – Equipe 84

 

STORIA D’AMORE – ADRIANO CELENTANO
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) è un cantautore, showman, attore, regista, sceneggiatore, compositore, montatore e autore televisivo italiano. È soprannominato il Molleggiato per via del suo peculiare modo di ballare. Molto spesso anche autore delle musiche e canzoni (a volte coautore di musica e testi, anche se, secondo la moglie Claudia Mori, spesso li lasciò firmare ad altri), grazie alla sua carriera e ai suoi successi, anche fuori dai confini italiani, è considerato uno dei pilastri della musica leggera italiana. Per tutta la sua carriera iniziata nel 1957 ha interpretato alcuni tra i brani italiani più noti come 24mila baci, Azzurro, Prisencolinensinainciusol, Il ragazzo della via Gluck, con tematiche ambientaliste, fino al più recente L’emozione non ha voce; progetti più recenti come Io non so parlar d’amore, Esco di rado e parlo ancora meno e Mina Celentano, rientrano tra gli album più venduti della storia in Italia. Ha pubblicato oltre quaranta album discografici. Ha partecipato al Festival di Sanremo per cinque volte, vincendolo nel 1970 con Chi non lavora non fa l’amore, in coppia con la moglie Claudia Mori. Raggiunse il successo come cantante anche all’estero verso la fine degli anni settanta in Francia, Unione Sovietica, Germania, Stati Uniti, Cina, Sud America, Grecia e Austria.
Oltre che come cantante, è stato attivo nel cinema come attore recitando in circa 40 film, e in televisione dove ha condotto numerosi spettacoli televisivi trasmessi dalla Rai come Fantastico, gli one man show Francamente me ne infischio (premiato con la Rosa d’argento a Montreux), 125 milioni di caz..te e Rockpolitik, spesso accompagnati da critiche e polemiche e coi quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, catalizzando su di essi un forte interesse da parte dei mass media italiani[29].
Gli viene riconosciuto il merito di avere capito i cambiamenti nel mondo della musica e del costume introducendo in Italia, influenzatodalla rock and roll proveniente dagli Stati Uniti, un nuovo tipo di musica.
Gioventù
Adriano Celentano nasce a Milano nella casa paterna in via Gluck 14, il 6 gennaio 1938, da Leontino Celentano e Giuditta Giuva, originari di Foggia trasferiti in Piemonte e poi in Lombardia per cercare lavoro; fratello di Rosa (madre di Gino Santercole), Alessandro (padre di Alessandra Celentano) e Maria, viene chiamato Adriano in ricordo della terza sorella, Adriana, morta di leucemia nel 1934 a 9 anni. Lascia presto la scuola dopo aver completato solo le elementari e incomincia a fare diversi mestieri tra cui, per ultimo, quello di orologiaio in un negozio di via Correnti (tuttora Celentano si diletta di orologi nel tempo libero). L’amore per la musica è presente in famiglia, negli zii che nelle sere d’estate in via Gluck si mettevano seduti sul marciapiede suonando il mandolino e poi, a quindici anni, incomincia a suonare la chitarra.
Successo
Dall’inizio della sua carriera al 2010, ha venduto circa 200 milioni di dischi in tutto il mondo, risultando il cantante italiano con più dischi venduti. Secondo le certificazioni FIMI l’album più venduto del cantante risulta essere Mina Celentano, in coppia con Mina, con circa 2 200 000 copie vendute, seguito da “Io non so parlar d’amore” con 2 000 000 di copie, e da Esco di rado e parlo ancora meno con 1 800 000 copie; tutti e tre gli album occupano rispettivamente il 2º, 3º e 5º posto della classifica degli album più venduti di sempre in Italia, facendo risultare Celentano l’artista più proficuo in classifica, e al 14º posto nella lista dei cantanti più proficui della storia. Inoltre il singolo Azzurro si trova al 3º posto nella hit parade dei brani più venduti di sempre; inoltre nel 2007 un sondaggio su scala mondiale ha eletto Azzurro, scritta da Paolo Conte e incisa per primo da Celentano, la canzone italiana più cantata al mondo, con circa il 12% delle preferenze, superando Nel blu dipinto di blu. Nel 1970 vinse al Festival di Sanremo con la canzone Chi non lavora non fa l’amore, cantata in coppia con la moglie Claudia Mori.
Fino al 1979 tutti i concerti che Celentano tenne nei vari stadi italiani ed europei registrarono sempre alte affluenze, con un record di presenze di circa 80.000 spettatori nel 1973 [senza fonte]; verso fine anni settanta decise di non esibirsi più dal vivo, tornando poi sui suoi passi nel 1994 realizzando un’altrettanto fortunata tournée in tutta Europa.
A parte una breve apparizione nel 2008 per il centenario dell’Inter, il ritorno vero e proprio dal vivo avviene nel 2012 con due concerti all’Arena di Verona trasmessi su Canale 5, che fanno registrare una media di oltre 9 milioni di spettatori, divenendo uno dei programmi Mediaset più visti del decennio.
Come attore cinematografico nel 1980 fu protagonista di un film, Il bisbetico domato, che fu il primo a superare il tetto dei 25 miliardi di incasso, mentre nel 1999 vinse la prestigiosa Rosa d’oro a Montreux per il varietà Francamente me ne infischio; nel 2005 il programma da lui condotto, Rockpolitik, attirò molta attenzione da parte dei media italiani (11 pagine su Libero, 6 su La Repubblica), oltre a registrare alti picchi d’ascolto arrivando quasi al 50% di share.
Curiosità
La canzone Prisencolinensinainciusol, secondo varie fonti uno dei primi rap della storia, tesi alimentata dal successo riscosso nel 2009 anche negli Stati Uniti d’America e in Canada decretandone una seconda giovinezza.Fu inoltre il primo a scrivere nel 1966 una canzone basata su un solo accordo, Mondo in mi 7a.

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