Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

50 ANNI FA: 18 GENNAIO 1969

HIT PARADE

Scende la pioggia – Gianni Morandi
Una chitarra cento illusioni – Mino Reitano
Il carnevale – Caterina Caselli
Tu che m’hai preso il cuor – Gianni Morandi
Mattino – Al Bano
Zum zum zum – Sylvie Vartan
Tripoli 1969 – Patty Pravo
La donna di picche – Little Tony
L’attore – Adriano Celentano
Rain and tears – Aphrodite’s Child

 

Gianni Morandi
Gianni Morandi, all’anagrafe Gian Luigi Morandi (Monghidoro, 11 dicembre 1944), è un cantante, attore e conduttore televisivo italiano.
Occasionalmente è stato anche cantautore e compositore per altri artisti. È considerato una delle colonne portanti della musica leggera italiana, con oltre 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.È stato inoltre presidente onorario del Bologna F.C. dal 2010 al 2014.
Gli inizi e gli anni sessanta
Gianni Morandi nasce l’11 dicembre 1944 in un paese dell’Appennino bolognese, Monghidoro, in una famiglia di modeste condizioni economiche; il padre, Renato, è un ciabattino mentre la madre, Clara Eleonora Lorenzi, è casalinga. Da giovane lavora come venditore di bibite nel cinema della sua città, ma anche come aiutante del padre in negozio. “In famiglia cantavamo tutti. In seguito vennero le feste dell’Unità dove fui invitato e, con un cachet di mille lire a serata, mi esibii finalmente su un palco. Era il tempo dei bambini prodigio, così la domenica facevo due esibizioni, una pomeridiana e l’altra serale. Mille lire ciascuna e da allora non ho mai smesso di cantare”.
Nel 1958 viene selezionato a un provino dalla maestra Alda Scaglioni di Bologna con il brano vincitore di Sanremo Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Nel frattempo prova senza successo a fare il pugile su consiglio di un arbitro internazionale. Partecipa a molti concorsi per voci nuove e sagre paesane, spesso con il gruppo di accompagnamento I Cadetti di Scaglioni (formato da musicisti di Bellaria), e nel 1961 ottiene la prima scrittura per tutta l’estate presso il Dancing Arlecchino di San Mauro Mare e partecipa al concorso Voci Nuove Disco d’Oro a Reggio Emilia, qualificandosi per la finale che si tiene il 15 aprile al “Tarantola Club”: arriva nono dietro tra gli altri a Paola Neri (prima), Iva Zanicchi (seconda) e Orietta Berti (sesta). Il 15 aprile 1962 vince il Festival di Bellaria e il giorno dopo un arbitro di pugilato lo porta a Roma: dopo aver cantato cover di “Non esiste l’amore” di Adriano Celentano, “Non arrossire” di Giorgio Gaber e “Il cane di stoffa” di Pino Donaggio, viene assunto dalla RCA Italiana. Esordisce nel mondo discografico nel 1962 con “Andavo a cento all’ora”, brano di notevole successo scritto da un emigrante in Francia, Toni Dori e Franco Migliacci, che per l’occasione si firma con lo pseudonimo di Camucia, e inciso nello stesso giorno con l’orchestra di Ennio Morricone insieme alla canzone “Loredana” con l’uscita del disco avvenuta tre giorni dopo. Pur non entrando in classifica, la canzone viene inclusa nel circuito dei juke box assieme alla successiva Go-kart twist, che viene inserita anche nella colonna sonora della pellicola “Diciottenni al sole”. Sempre nel 1962, il cantante incide il suo primo singolo di successo, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, e partecipa a numerose trasmissioni, fra le quali “Alta pressione”, il 16 settembre 1962, e “Il signore di mezza età” di Marcello Marchesi. Con “In ginocchio da te” Morandi vince il Cantagiro 1964, totalizza più di un milione di copie vendute e rimane al primo posto della hit parade per 17 settimane consecutive: lo stesso anno incide “Non son degno di te”, che vince nello stesso anno il neonato Festival delle Rose e che arriva prima per otto settimane, assieme a “Se non avessi più te”, “Si fa sera” (che arriva prima per quattro settimane) e “La fisarmonica”. Il successo di questi brani è così ampio da ispirare alcune pellicole cinematografiche dedicate quasi esclusivamente ai brani in questione, chiamati musicarelli. Nel primo di questi (In ginocchio da te), Morandi conosce Laura Efrikian, di quattro anni più grande di lui, figlia di un noto direttore d’orchestra di origine armena e attrice già affermata. I due si fidanzano e il 13 luglio 1966, in gran segreto verrà celebrato il loro matrimonio. Lo stato di gravidanza della Efrikian permetterà a Morandi un temporaneo rinvio degli obblighi di leva. Il 1966 è anche l’anno della sua prima vittoria a Canzonissima (quell’anno intitolata La prova del nove) con “Non son degno di te” e della seconda vittoria al Cantagiro con “Notte di ferragosto” che arriva prima in classifica per tre settimane. È l’anno anche della svolta musicale: un giovane cantautore di nome Mauro Lusini gli fa ascoltare le note di una canzone “di protesta”, un pezzo che ha composto contro la guerra del Vietnam dal titolo “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Gianni apprezza la canzone e decide di inciderlo, malgrado il parere sfavorevole di Migliacci, contrario all’idea che Morandi interpretasse brani “impegnati”, e lo presenta, in coppia con Lusini, al Festival delle Rose. L’accoglienza del pubblico è tiepida, mentre il brano non viene promosso in televisione a causa dell’accenno di polemica sulle scelte di politica estera nel testo del brano. Nel gennaio 1967 essa raggiungerà la prima posizione in classifica per due settimane. A febbraio anche il singolo “Se perdo anche te” resta primo in classifica per due settimane. All’inizio del 1967 la primogenita di Morandi, alla quale viene dato il nome di Serena, muore dopo poche ore di vita, proprio mentre suo padre gareggia nella finale di Scala Reale con “La fisarmonica” e viene sconfitto da Claudio Villa. Dopo poche settimane Morandi è costretto a partire per il servizio militare in un periodo critico per la sua carriera: serve quindici mesi di leva e le autorità militari, nel timore di venire accusate di favoritismo, impediscono al cantante qualsiasi licenza per i primi sei mesi del servizio di leva, che viene svolto al CAR di Arma di Taggia e successivamente a Pavia in un reggimento dell’Arma del genio.
Nonostante ciò, Morandi continua ad essere presente in televisione e nelle classifiche in televisione sotto forma di voce registrata nelle sigle delle trasmissioni Giovani (Un mondo d’amore) che arriva prima per quattro settimane, Partitissima (Mezzanotte fra poco) e Settevoci (Una domenica così). L’11 dicembre 1967, durante la festa per il suo compleanno al ristorante Giovanni di Pavia, con la presenza tra gli altri di Laura Efrikian e Franco Migliacci, Ennio Melis gli consegna il settimo Disco d’oro, per il raggiungimento dei sette milioni di dischi venduti. In questo periodo esce nelle sale un film che Gianni aveva girato sotto la direzione di Duccio Tessari, “Per amore, per magia”, il quale si rivela un fiasco al botteghino, nonostante fra i protagonisti vi siano Mina e Sandra Milo. Nel 1968 vince una seconda edizione di Canzonissima, con “Scende la pioggia” (cover in italiano del brano Elenore della band The Turtles) che arriva prima in classifica per cinque settimane, successo ripetuto l’anno seguente con “Ma chi se ne importa” (vincitrice di Canzonissima 1969). In questo periodo fonda insieme con Migliacci le edizioni musicali Mimo (il nome deriva appunto dalle iniziali dei cognomi di Migliacci e Morandi) e l’omonima casa discografica, la MiMo. Nel dicembre 1969 il singolo “Belinda” è primo in classifica per due settimane.
Fine 1^ parte

Condividi