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25 Aprile: per non dimenticare

Carissimi genitori, parenti e amici tutti, devo comunicarvi una brutta notizia.
Io e Candido, tutt’e due, siamo stati condannati a morte. Fatevi coraggio, noi siamo innocenti. Ci hanno condannati solo perché siamo partigiani. Io sono sempre vicino a voi. Dopo tante vitacce, in montagna, dover morir cosí… Ma, in Paradiso, sarò vicino a mio fratello, con la nonna, e pregherò per tutti voi. Vi sarò sempre vicino, vicino a te, caro papà, vicino a te, mammina. Vado alla morte tranquillo assistito dal Cappellano delle Carceri che, a momenti, deve portarmi la Comunione. Andate poi da lui, vi dirà dove mi avranno seppellito. Pregate per me. Vi chiedo perdono, se vi ho dato dei dispiaceri.
Dietro il quadro della Madonna, nella mia stanza, troverete un po’ di denaro. Prendetelo e fate dire una Messa per me.
La mia roba, datela ai poveri del paese. Salutatemi il Parroco ed il Teologo, e dite loro che preghino per me. Voi fatevi coraggio. Non mettetevi in pena per me. Sono in Cielo e pregherò per voi. Termino con mandarvi tanti baci e tanti auguri di buon Natale. Io lo passerò in Cielo.
Arrivederci in Paradiso.
Vostro figlio Armando
Armando ha 19 anni, solo 19 anni. Pensate a voi, che avete oggi 19 anni. Pensate a voi quando avete avuto 19 anni. Come siete?!? Come eravate?!? Volete e volevate vivere, sognare, pensare ad un futuro. Armando, invece, ha fatto una scelta di amore e libertà, ed è morto, ammazzato, fucilato, contro un muro, a soli 19 anni. Sta a noi, oggi, continuare a sognare anche per lui e, soprattutto, grazie a lui e a tanti, come lui, che ci hanno regalato la libertà.
Armando Amprino,
dicembre 1944

CITAZIONI 25 APRILE

Cari ragazzi, io a 17 anni e un mese con i partigiani ho visto nascere la democrazia, ora che sono vecchio devo vederla morire? La speranza siete voi, restiamo umani!
(Don Andrea Gallo)
Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
(Piero Calamandrei)
Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà
(Norberto Bobbio)
25 Aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
(Enzo Biagi)

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